giovedì 6 dicembre 2012

Apocalisse Nerd: i Maya ci avevano previsti

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I Maya potrebbero aver avuto ragione.
Che immani cataclismi quali lo slittamento della crosta terrestre, l'interruzione del moto rotatorio del globo, l'inversione dei poli magnetici e chi più ne ha più ne metta, possano verificarsi da qui a un paio di settimane senza che la comunità scientifica ne abbia avuto qualsivoglia sentore è talmente improbabile da essere statisticamente impossibile.
Altrettanto improbabile è un'apocalisse zombie, in quanto, ahimè, è estremamente arduo che una qualche forma di microrganismo venga investita dei poteri risanatori propri di personaggi come Gesù o il Drago delle Sette Sfere. Gli organismi morti non funzionano più, credeteci (e ve lo dice, con mestizia, uno che ha giocato per quindici anni il necromante, per cui potete fidarvi, che ho già ampiamente verificato).
Neppure un'epidemia su scala mondiale parrebbe alle porte (anche se in effetti da settembre a oggi ho già preso il raffreddore per ben tre volte…).
Per finire, tutto fa ordinatamente schifo come al solito, e i Grigi, che manovrano gli Illuminati, che manovrano il Gruppo Bilderberg, che manovrano le banche e i governi, che manovrano i poveri stronzi come noi, possono dirsi serenamente soddisfatti dell'andamento delle cose, quindi anche una guerra su scala mondiale, almeno per un mesetto ancora, si può ragionevolmente escludere.
Ma, come Eddard Stark ebbe modo di dire al fratello Benjen, tutto ciò che viene prima della parola "ma" non conta niente.

MA.

Ma il mondo va a rotoli, e con "rotoli" si intendono "succinte signorine che praticano un antico mestiere a latere della carreggiata, principalmente in orari notturni".
Non starò qui a elencare tutte le cose che non vanno e a spiegarvi il perché, partendo dal sistematico lavaggio del cervello mediatico per arrivare ai complotti sul Nuovo Ordine Mondiale, passando dalle infinite teorie complottiste (che ancora fino a qualche anno fa facevano sorridere e ora sempre meno), dalle crisi mondiali progettate a tavolino, dalla triste e disperata mediocrità dell'uomo comune che china il capo, assorto nella riparazione quotidiana dello steccato del proprio giardinetto.
Non sprecherò il mio e vostro tempo a pontificare sull'ecologia: i soldatini di Capitan Planet riescono a starmi sui coglioni pur avendo la piena ragione.
Non menzionerò neppure diritti civili e sociali, politici corrotti e malgoverno, fame, pestilenze e carestie (per chi fosse interessato all'argomento, mi invii un PM che gli do l'indirizzo del baretto sotto casa, dove potrà trovare un team di esperti pronti a fugare ogni suo dubbio e colmare ogni sua lacuna in merito).
No, non parlerò di tutto questo. Non ne parlerò perché, qualora follemente decidessi di farlo, morirei di vecchiaia nel tentativo. Ma, soprattutto, non ne parlerò perché non ce n'è bisogno, perché lo sapete già.
Io parlo a tutti voi, che leggete e che leggerete, a quelli come voi, e come me, che, da quando sono nati, spippolano con mille cose per compulsione; che hanno sognato, costruito e abitato interi mondi meravigliosi; che, se sono stati bullati e scherzati a scuola, hanno poi studiato e imparato il kung fu o la chimica dei veleni; che giurano con la mano sinistra sul cuore e la destra sulla scatola rossa di D&D.
Io parlo a coloro che pensano da quando hanno memoria di sé, a coloro che si sono rifugiati spesso nella propria mente, una volta presa precoce coscienza del triste stato delle cose, a coloro che hanno sempre usato (e spesso abusato) il proprio cervello, e che non possono in alcun modo smettere di farlo, anche se sanno bene che sarebbe molto più comodo, caldo e confortante.
Quelli come noi si sono spesso ritirati nel proprio mondo variopinto e preferibile, disgustati e ben consapevoli di quel che c'era fuori, ingannando il tempo nel migliore dei modi, in attesa che la tempesta passasse.




MA.

Ma la tempesta non passa, le cose non migliorano, e i "rotoli" proliferano in ogni dove.
Ora che abbiamo i mezzi per osservare, constatiamo sistematicamente che non c'è alcun ordine delle cose. Chi si assume il compito di garantirci, facendosi emblema della nostra etica comune, non ha etica, e hai voglia a dire che "il fine giustifica i mezzi"; qui non si vede alcun fine, soltanto mezzi.
Chi si assume il compito di governare, di organizzare le cose, non solo è disonesto (cosa che, come insindacabilmente osservava il buon Nicky Machiavelli, non è da considerarsi sempre un difetto), ma è meno intelligente di noi. Ci diciamo che non è possibile, che le cose sono complesse e non abbiamo gli strumenti adatti a comprenderle, che ci sarà una precisa ragione tecnica per un dato operato, ma no, ad una analisi più attenta e accurata la realtà è inconfutabile: sono oggettivamente più stupidi di noi. Politici, alti burocrati, dirigenti, capi ufficio. L'intelligenza media è tristemente bassa. Davvero, hanno il potere di decidere, o di opporsi alle decisioni, eppure sono quasi sempre drammaticamente meno intelligenti di noi.

La fede non sembra aiutare.
Non si profila all'orizzonte alcuna Società del Loto in procinto di marciare sulle capitali da Washington a Mosca. Madre Natura, Gaia per gli amici, non pare si stia organizzando per sfoltire la razza umana, pareggiando le proporzioni tra gente in gamba e teste di cazzo. Il meraviglioso "Salto Quantico" profetizzato dai fricchettoni New Age da quarant'anni a questa parte non sembra aver intaccato la popolarità di Grandi Fratelli e Jersey Shore, e Scientology e i Mormoni sono più in salute che mai.

E allora è tempo di prendersi le proprie responsabilità.
Una cazzo di apocalisse è stata programmata entro il 2012, e se non ce la prepareranno il pianeta incazzato a suon di cataclismi globali o le potenze spirituali in un derby Paradiso - Inferno, vorrà dire che ce la organizzeremo da noi!
Perché se una cosa è certa, è che non è auspicabile che le cose procedano lungo l'attuale china.



Io vedo e profetizzo la venuta di un'armata.
In essa confluiranno molti eserciti, sventolando, sotto un sole di speranza, i propri vessilli con orgoglio.
Vedo il Joypad bianco in campo blu dei VGamers campeggiare accanto al D20 rosso in campo nero dei RPGamers.
Spiccano i volti dei più grandi eroi degli altri mondi sugli stendardi innumerevoli dell'orda dei ComicReaders, con alla testa i blasoni di Batman e Wolverine.
Nelle retrovie campeggiano le insegne dei reparti del genio, gli Occhiali Riparati con lo Scotch neri in campo bianco e il Pinguino.
Nella colonna centrale procedono ordinate le vaste truppe dei CardGamers e dei WarGamers, tenendo ben alte le bandiere dei Cinque Elementi e del Martello da Guerra.
Sulle ali, i commandos dei LARPers, poco numerosi ma devastanti e inarrestabili, si agitano impazienti sotto l'emblema della Spada e Scudo di Lattice.
E tanti e tanti altri ne arrivano, e continuano ad arrivare. E tutti, spalla a spalla, come fratelli, imbracciano le armi, fieri e pronti a combattere e morire per un ideale: l'annientamento della mediocrità e lo sterminio dell'ipocrisia.
Costoro costituiscono la più vasta e potente armata che la Terra abbia mai conosciuto e marciano compatti sotto l'emblema del Cervello bianco in campo rosso.


Questa armata non combatte per fede. Non combatte per nessuna ideologia. Non si prefigge un nuovo ordine da dare al mondo dopo la vittoria, perché, dal generale in comando all'ultimo soldato semplice, ognuno ha le proprie idee, e sono tutte diverse e brillanti.
Questa armata combatte perché si è rotta le palle di essere presa per il culo da un concilio di pupazzi mummificati e bambolotti di gomma. Perché non ha intenzione di tollerare oltre l'utilizzo di grandi poteri senza grandi responsabilità, ché, si sa, è contrario agli insegnamenti di zio Ben.
Ma soprattutto combatte, perché nessun altro si è preso il disturbo di farlo, nonostante fosse chiaro e palese a tutti che era l'unica cosa giusta e sensata da fare.
D'altronde, pare che re Artù volesse fare il contadino…
Come Loki, nella sua infinita, incompresa, astuta saggezza, spazza via un mondo di merda avviando il Ragnarok, dopo aver messo con un geniale espediente Baldr al sicuro nell'Hel, permettendogli di dare vita ad un regno di luce e perfezione a casino finito, così la nostra armata darà un bel colpo di spugna alla cancrena del pensiero che affligge il mondo di questi tempi. E dal giorno dopo ci sarà da divertirsi per tutti.

I Maya avevano ragione.
I Maya ci avevano previsti.




P.S. Ogni riferimento a nomi di blog che non fanno alcun riferimento a omonime divinità norrene, è puramente casuale.

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1 Response to Apocalisse Nerd: i Maya ci avevano previsti

10 dicembre 2012 alle ore 17:21

ok...dove? io ci sono!

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