giovedì 13 dicembre 2012

Cinque idee regalo (economiche) per videogiocatori incalliti

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Quanto è bello il Natale! Si è quasi tutti in ferie, fa un freddo che gli orsi polari indossano giacche a vento, la gente simula in maniera efficace di essere più buona e si mangia abbastanza da aver dopo vergogna del proprio corpo. Ma, soprattutto, è il momento dei regali!
I regali, sì, che quando hai otto anni passi le quarantotto ore precedenti allo scoccare della mezzanotte in uno stato confusionale, colto da spasmi muscolari e in costante iperattività molesta. Continui a pregare Babbo Natale che ti faccia il favore di non donarti stupidi maglioncini di pile, ché tanto non sono compatibili con la tua console e sono pessimi come tappetino dove poggiare i Lego.
Che poi i maglioncini di pile o i guanti di lana verde vomito o le collanine in vorrei-essere-oro te li ciucci lo stesso, certo, ma magari nel fuoco di sbarramento di regali orribili delle zie trovi anche un titolo per Gameboy, una pista Polystil o il galeone dei pirati Playmobil. Ed è festa grande. Grandissima.

Però c'è il problema che non avrai sempre otto anni. Ti piacerebbe. Arriva il momento in cui la proporzione fra doni ricevuti e offerti si ribalta, e ti trovi costretto a vendere un rene per le strenne natalizie, vedendoti recapitare in cambio soltanto una compilation dei grandi classici di Bobby Solo. In un momento di ggrisi e sprèd e spendinreviù, poi, è anche peggio; i reni da vendere sono due e sotto l'albero ci trovi Bobby Solo che ti mendica un piatto di agnolotti in brodo e qualche lenticchia.

E con questo spirito che vi consiglio cinque videogiochi economici e bellissimi da regalare a chi volete voi, sottolineando anche a quale tipologia d'amico o parente potrebbe piacere. Non solo ci farete la figura di quelli che c'hanno un gusto che lèvati, ma vi rimarrà in tasca qualche soldo per regalarvi da soli quello che volete, alla faccia di anziani cantanti che il viale del Tramonto l'hanno percorso già una decina di volte controsenso.


Mark of the Ninja (Xbox 360, Pc)


Consigliato all'amico orfano di Tenchu o a chi ama i ninja. Sì, sembra assurdo lo so, ma c'è a chi non piacciono.

Partiamo con il botto? Partiamo con il botto: Mark of the Ninja è il miglior action stealth della generazione. E con notevole distacco dalla concorrenza, ormai troppo presa a cercare di convincerci che lanciare granate sulla testa dei nemici sia un ottimo modo per passare inosservati su un campo di battaglia.
Il vostro ninja non solo può concludere i bellissimi livelli non-lineari della campagna senza che nessuno abbia la più minima idea sia passato da là, ma lo farà con uno stile e una grazia da stropicciarsi gli occhi.
Si tratta di un titolo estremamente appagante, longevo e dall'altissima rigiocabilità, graziato da uno stile grafico in due dimensioni che ricalca con successo quello delle produzioni anni Novanta di Cartoon Network.
Se non foste ancora sicuri dell'acquisto, dirò soltanto una parola: kunai.


To the Moon (Pc)


Consigliato all'amico un po' emotivo che finisce un camion di kleenex ogni volta che guarda un film.

To the Moon, più che un videogioco, è un'enorme cipolla digitale da tagliare; chiunque vi dica che è riuscito ad arrivare ai titoli di coda senza commuoversi sta mentendo o, più probabilmente, è Hitler.
La storia vede un anziano signore sul letto di morte richiedere l'intervento di due scienziati e del loro meraviglioso macchinario, capace di far rivivere al paziente tutta la propria esistenza, permettendogli inoltre di modificare alcune scelte e realizzare un proprio sogno. Nel momento in cui il desiderio si realizza, il paziente non potrà riprendersi e morirà. Seguirete quindi tutta la vita dell'uomo simulata dalla macchina, svelando quale sia il suo desiderio e perché è così importante.
Un po' Up e un po' Eternal Sunshine of the Spotless Mind, To the Moon è probabilmente uno dei migliori videogiochi narrativi di sempre, capace di toccare argomenti forti e d'impatto con una leggerezza e un poesia spesso inarrivati.
Lo stile da jRpg della Square non vi confonda: gran parte dell'esperienza è guidata e le parti interattive sono poche. Va preso per quello che è: un meraviglioso racconto, capace di emozionare chiunque. Tranne Hitler. Forse.


Hotline Miami (Pc)


Consigliato all'amico hipster e un po' allucinato che non disdegna un po' di sana ultraviolenza.

Difficile davvero spiegare in poche parole Hotline Miami, un incidente frontale fra l'immaginario del Drive di Refn e quel capolavoro di Super Smash Tv per Megadrive e Super Nintendo.
In una Miami di fine anni Ottanta, un uomo senza nome commette efferati omicidi su commissione, ingaggiato da misteriosi committenti che lo contattano soltanto attraverso la sua segreteria telefonica. Il protagonista si troverà a ficcare cacciaviti nei bulbi oculari, spaccare teste sui water e friggere mani in padella senza nemmeno capire il perché, divorato da allucinazioni e confuso da dialoghi interiori con tre tizi mascherati che paiono sapere più cose di quanto vogliano far credere.
In un'orgia psichedelica di colori, ritmato da una colonna sonora greve e ipnotica, vi troverete a volteggiare per le stanze, cercando di trucidare i vostri avversari nel modo più efficace e spettacolare possibile, sfruttando ogni arma od oggetto contundente disponibile nello scenario di gioco. Più sarete crudeli, scenografici e creativi, più il moltiplicatore dei punti salirà. Un futurismo violento ed esplosivo, certamente, ma non gratuito quanto si potrebbe pensare, perché volutamente disturbante e per niente fumettoso.
Lo stile è meraviglioso, da rivista di fumetti underground, e il gameplay è tanto radicale quanto potente e appagante.
Se volete vedere qualche bel dramma familiare, vi consiglio l'acquisto per la nonna bacchettona con la tessera del MOIGE. Risate assicurate.


Spelunky (Xbox 360)


Consigliato all'amico che ha finito Dark Souls e gli è rimasto ancora un sacchetto di bestemmie da esplodere prima di capodanno.

Non vi fate fregare dallo stile puccioso: Spelunky è progenie demoniaca travestita da action adventure vecchia scuola. Difficile fino al parossismo, punitivo e severo come la Merkel, vi costringerà a riniziare l'avventura ancora e ancora e ancora, fin quando di voi non rimarrà che uno squallido guscio di disperazione e risentimento. Non vedo cosa ci sia di meglio nei videogiochi, detto fra noi.
Seguito spirituale del vecchio Spelunker , il gioco vi vede attraversare una serie progressiva di caverne alla ricerca di tesori e artefatti nascosti, tentando di sopravvivere ai mostri che le popolano e alle tante trappole nascoste con perizia da chissà quale maledetta civiltà antica.
Il fascino proviene anche dalla sua natura roguelike, con livelli generati casualmente a ogni partita e la mancanza di veri e propri punti di salvataggio. Il punto di Spelunky in fondo non è finire il gioco, è vedere fin dove si riesce ad arrivare.
Per amici che non avessero una Xbox 360, non vi preoccupate, esiste una versione freeware per pc assolutamente soddisfacente; aggiungeteci una mazza da baseball per percuotere le gonadi e avrete comunque fra le mani un ottimo regalo di Natale.


Dustforce (Windows, Linux e Mac OS)


Consigliato all'amico nostalgico, che ti trita gli zebedei con la storia di quanto fossero fighi gli arcade di un tempo e di come i treni arrivassero sempre in orario.

Già vi vedo, con la vostra sicumera, fare spallucce all'idea di un platform in cui si deve impersonare un bidello alle prese con la ramazza. Potrebbe sembrare una cosa poco impegnativa, sciocca, di scarso interesse. Oh, quanto vi sbagliate.
Dustforce invece è un riuscito frullato di Super Meatboy e N+, in cui sono necessari riflessi, perfezione nei movimenti e una velocità d'esecuzione quasi sovrannaturale.
Al contrario dei due titoli sopracitati, il gioco dell'Hitbox Team non è difficile da concludere, essendo decisamente meno punitivo.
Ben diverso è il discorso se si intende concluderlo perfettamente. Come i vecchi titoli arcade, ciò che conta davvero per un appassionato è l'high score, il voto finale, e vi assicuro che raggiungere il grado S nei tanti livelli disponibili è una sfida enorme anche per il giocatore più scafato. Se poi siete così folli da voler competere con i tempi migliori in giro per il mondo, spero che abbiate tanto tanto tanto tempo disponibile.

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2 Response to Cinque idee regalo (economiche) per videogiocatori incalliti

19 dicembre 2012 alle ore 16:46

Questo post è moooolto utile per i miei regali di natale.


per "miei" intendo fatti a me, ovviamente.

Lokeebot
19 dicembre 2012 alle ore 17:01

Del resto, il trucco della palla da Bowling per Marge con su scritto "Homer" funziona sempre alla grande.

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