martedì 23 luglio 2013

Comic-Web-Series, il futuro dei Media è a puntate - Tour Hell

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Negli ultimi anni ci siamo resi conto di una cosa: il cinema ora si produce in TV.
Questo grazie alle serie TV che, con produzioni sempre più costose e maestose, regalano prodotti di intrattenimento da far tremare la stessa Hollywood per la qualità della realizzazione e della scrittura.
Esempi? Be', si potrebbe partire da Twin Peaks, e citare cronologicamente X-Files, Lost, How I Met Your Mother, Dexter, Breaking Bad, Walking Dead, Game of Thrones, Hannibal House of Cards.
Ho sì citato una brevissima e scarsa lista, ma è necessario analizzarla ulteriormente solo per vedere come si sono evolute le serie in tutti questi anni.

Twin Peaks - pezzo di storia della serie TV, violentemente cancellata per via del direttore di rete che voleva a tutti costi svelare l'assassino di Laura Palmer. Lynch la prenderà così male che la sua intera filmografia successiva riprenderà l'argomento (Mulholland Drive altro non è che un pilot di un telefilm non approvato riadattato a film).
X-Files
- Misteri misteriosi su alieni e quant'altro, Mulder & Scully, successo mondiale. Viene girato un film, i Simpson gli dedicano una puntata, vengono prodotti due spin-off. Enrico Ruggeri, come Adam Kadmon e Bossari, ne rimarrà scosso a vita e il risultato è tuttora visibile nella trasmissione Mistero.
La rivelazione finale: era tutto un sogno del cane
LOST - Misteri su misteri e dosi massicce di cliffhanger inseriti endovena in ogni puntata. Una miriade di riferimenti. I fan stanno ancora cercando l'isola triangolando la posizione su Google Maps.
How I Met Your Mother - Se Twin Peaks veniva seguito per la domanda «Chi ha ucciso Laura Palmer?», qui ci si chiede: «Chi cavolo è la madre?». I direttori di rete questa volta hanno imparato e non hanno dato una risposta al pubblico. Hanno tirato fuori ben nove stagioni, anche troppe, ma il successo della serie è un dato di fatto rilevante.
Dexter - Un serial killer che fa l'ematologo per la polizia e parla in prima persona. Una serie crime che ha fatto storia (guardare il recente The Fall con Gillian Anderson di X-Files o Hannibal che ha preso molti elementi nella struttura psicologica dei personaggi). La prima stagione è tratta da un libro, poi gli sceneggiatori si sono inventati un sacco di roba cercando di rimanere fedeli all'incipit. Otto Stagioni a fatica, il finale non troverà nuovi fan, ma cercherà di recuperare quelli delle prime due stagioni.
Nella foto, Dexter ha ucciso e ha fregato tutti.
Dovrebbe liberarsi di quel coltello, ma sa che la polizia di Miami
ha altro a cui pensare…
Breaking Bad - Il creatore di X-Files vuole raccontare l'ascesa di un narcotrafficante e la discesa nelle ombre di un uomo. Solo cinque stagioni. Hanno vinto tutti i premi possibili e immaginabili.
The Walking Dead - Tratto da un fumetto potenzialmente infinito, è la storia di alcuni sopravvissuti a un'apocalisse Zombie. Il telefilm si evolve, i protagonisti muoiono, ne arrivano altri, muoiono pure loro. Ascolti che crescono di stagione in stagione perché tanto i personaggi tirano spesso il calzino e puoi anche cominciare a vederlo dall'ultimo arco narrativo.
Game of Thrones - Tratto da una serie di libri Fantasy che sono anch'essi potenzialmente infiniti. Ti fanno affezionare a personaggi bravi e poi li ammazzano a sangue. La serie è prodotta dalla HBO (responsabile di un pezzo di storia delle serie TV, i Sopranos) e contiene un sacco di donnine nude che spezzano la monotonia tra una morte e l'altra di uno dei buoni (che tanto poi muoiono dopo che li avevano mostrati interessanti, un po' come nella vita vera).
Necrologio di gruppo!
Hannibal - Immagino questo ragionamento in qualche riunione dell'emittente NBC: «Le serie Tv producono ascolti: usiamo la stessa storia ancora una volta e cambiamola!». Terza trasposizione a video del libro Red Dragon. Più fedele al Manhunter dell'1987 che al Red Dragon con Anthony Hopkins (che fu un remake solo per sfruttare il personaggio di Lecter, parliamoci chiaro). Non esiste un episodio pilota di questa serie.
House of Cards - Questa volta non vi è nessuna emittente televisiva dietro questo titolo, bensì il sito Netflix, un canale streaming americano (non accessibile dall'Italia). È l'ascesa delle Web-Series. Pilot diretto da David Fincher, con Kevin Spacey tra i protagonisti. Prima Nomination agli Emmy Awards per una serie online. Il futuro.

Questo tipo di evoluzione, ovvero la serie episodica, non è un'esclusiva delle serie Tv ma bensì è una forma di narrazione che si sta sviluppando in diversi settori.

La principale differenza con la serie TV è l'interazione:
Determinati comportamenti o prese di posizione potranno far evolvere
la storia negli episodi successivi (e nella prossima stagione)
Si prendano i videogiochi ad esempio: la TellTale Games è un punto di riferimento per le avventure grafiche a episodi. Tu acquisti a un prezzo contenuto un episodio e ci giochi, venendo anche rapito da una storia che il più delle volte termina con un cliffhanger. Esempio di successo indiscusso che utilizza questo sistema è il tie-in di The Walking Dead. Il titolo ha vinto più di novanta premi del settore videoludico, tanto da veder prodotto un DLC  (un'espansione che può essere vista come una storia a sé, quasi uno spin-off) e una confermatissima Season 2 attualmente in lavorazione. Come per ogni buona serie Tv che tarda ad approdare in Italia, i sottotitoli sono stati prodotti da alcuni appassionati nostrani, per la precisione da CryoLab, un collettivo italiano di traduttori che dovrebbe essere ringraziato a vita (come tutti coloro che si sbattono a fare i sottotitoli per utenti pigri), ma ahimè non si beccano un centesimo (ne parlavo già qui). In arrivo anche un doppiaggio amatoriale italiano a questo link. Sosteniamo questi ragazzi, davvero.

Facendo io parte (per oscure ragioni) della rete dei fumettisti, mi è capitato di vedere la stessa cosa anche con i comics. In questo caso il discorso è un po' diverso: i fumetti sono brevi, a volte autoconclusivi, a volte sono formati da centinaia di strisce e i personaggi non invecchiano mai; i tempi di produzione sono lunghi; ci lavorano poche persone (se non proprio il singolo artista completo che se gli dai un consiglio ti risponde «io faccio così perché è la mia roba»); se i disegni sono belli la storia non è il massimo eccetera eccetera ecciù. Voglio perciò prendere in considerazione alcuni esempi nostrani di come le serie episodiche a fumetti stiano prendendo forma qui in Italia.


Uno dei protagonisti di VIOLEnT HILL...
Si... è un prete e no.. quella non è marmellata...
Verticalismi è un sito dove puoi liberamente pubblicare i tuoi fumetti a patto che sia materiale decente. L'unico sito italiano al momento che ha tutte le carte in tavola per la creazione di Web-Series a fumetti è proprio Verticalismi che, se riuscisse a trovare dei buoni sponsor per la creazione di nuove offerte dedicate e se sceneggiatori/disegnatori/produttori si mettessero tutti d'accordo per fare un unico progetto decente, potrebbe diventare a tutti gli effetti un sito di produzioni disegnate seriali (quelle che mi azzardo a chiamare Comic-Web-Series, sapendo benissimo che "Web-Comic" si dovrebbe scrivere ribaltando l'ordine delle parole, ma l'ho coniato io quindi datevi pace). Un primo esperimento (non credo sia effettivamente il primo, ma sicuramente è uno degli esempi recenti che ha creato una crew effettivamente organizzata) è stato VIOLEnT HILL, una serie suddivisa in stagioni (è da poco terminata la prima) con disegnatori e sceneggiatori sempre diversi per ogni episodio. La storia e lo stile ricordano molto le serie Tv drama/horror/softcore à la The Hungers, ma molto più esplicite e soprattutto avente un personaggio principale, collegato con protagonisti secondari aventi episodi dedicati. La sostanziale differenza è che un episodio di VIOLEnT HILL lo leggi in tre minuti e per realizzarlo ci metti un bel po' di più (i disegni e i colori sono eccezionali, ergo i ragazzi si sono sbattuti non poco nel realizzarlo). L'esperimento di per sé, per quanto molto grottesco e focalizzato su più storie (che si svolgono tutte nello stesso luogo, Violent Hill appunto), non è male come prima prova; va affinata ovvio, ma potrebbe seriamente essere l'inizio delle Comic-web-Series, uno show per immagini a tutti gli effetti, gratuito, che potrebbe sopperire ai costi di produzione tramite visualizzazioni dal sito e, perché no, tramite la possibilità di leggerlo anche in inglese.


Come in ogni buon reality, i concorrenti
vengono eliminati... da altri concorrenti.

Un altro esperimento simile (con dinamiche inverse) che mi va di segnalare è il progetto della scuola Jedi del fumetto di Zio-P, una sorte di reality a puntate che si svolge regolarmente su Facebook, dove i protagonisti sono fumettisti (veri) o aspiranti tali che mettono solo il proprio volto, mentre le storie e i dialoghi vengono scritti dal creatore del progetto. È un po' come farsi il proprio personaggio su The Sims con il tuo nome e la tua faccia, ma lasciare che ci giochi Zio-P al tuo posto. Che dire… è un'esperienza: ho partecipato dall'inizio e vedere come l'autore riesca a gestire tanti personaggi insieme è molto curioso. E poi potete partecipare anche voi, basta scrivere sulla Fan Page. La stessa serie è stata riproposta (in una sorte di Best of di ciò che è accaduto nell'ultimo mese o paio di mesi) sullo stesso sito Verticalismi, facendomi così constatare di quanto questi non siano più semplici serie di fumetti, ma qualcosa di più (a detta dell'autore, si tratta di social comic in quanto i commenti di gruppo influiscono sulla storia).



Narrazione mediatica, storie di donne e della loro vita.
Il fumetto come comunicazione seriale, proprio come un telefilm
Mi viene in mente anche un altro progetto, che nasce come una sorta di Graphic Novel episodica ma che potrebbe (col tempo) realmente divenire un ulteriore esempio pratico di Comic-Web-Series: Donne a Matita della Shockdom, gestite da Lucio Staiano (fondatore e ideatore di Shockdom), scritte da Ania Tolusco e disegnate da Calanda. Il progetto ha come pubblico le donne over venticinque. La serie fa il verso a Sex and the City e, a quanto ne so, è riuscita a farsi apprezzare da un pubblico femminile completamente a digiuno di fumetti e specialmente di questo formato. Il progetto nasce da una ricerca di mercato (la Shockdom è un'agenzia pubblicitaria e di media a fumetti, incentrata principalmente sulla comunicazione tramite piattaforme social) e per questo sicuramente può avvalersi di una diffusione virale molto ampia, permessa soltanto a società con buoni sponsor dietro. Ovviamente per far si che il progetto prosegua, ogni episodio dovrà essere all'altezza del pubblico a cui mirano (come ogni buona serie); prevedo ulteriori autori chiamati in causa… ovviamente è il mio punto di vista… ma di solito ci prendo.


Voglio chiudere con una misera considerazione: Le Comic-Web-Series potrebbero essere una reale forma di investimento con bassi costi di produzione e, se spinte e pubblicizzate a dovere, potrebbero essere proficue per tutti, sia per chi decide di sponsorizzarle sia per chi le crea. Dando la possibilità ad opere digitali di finire un giorno su carta, proprio come le serie TV hanno i cofanetti in DVD con tutti gli episodi. Possono a loro volta generare tie-In (anche video) e gadgettistica. Sono a tutti gli effetti una forma di investimento.
Pensateci su…


Appendice e Links

VIOLEnT HILL
Editor in Chief: Mirko Olivieri
Disegnatori/Coloristi: Vincenzo Castellana, Mantis Studio, Gaspare Orrico, Cammelo, Federico Peteliko, David Messina, Lazzaro Losurdo, Andrea Panunzi, Enrico Deleo, Lysergic Studio, Giuseppe di Bernardo, Fabrizio Ricci, Filippo Curzi, Alex Agni, Prenzy, Jack Venturelli
Sceneggiatori/Editing/Lettering: Paul Izzo, Francesco Elisei,  Zio-P, Selvaggia Filippini, Aurelio Giustino Iezzi, Roberto Palaia
(Vedere i singoli episodi per la lista dettagliata dei ruoli)
Indice Episodi su Verticalismi

SCUOLA JEDI DEL FUMETTO
di Andrea Zio-P Poli
Fan Page/sito ufficiale (dove è possibile partecipare e vedere i singoli mini episodi)
Best of periodico su Verticalismi

DONNE A MATITA
di Lucio Staiano
Testi: Ania Tolusco
Disegni: Calanda
Fan Page
Sito Ufficiale


THE WALKING DEAD
Traduzione italiana dei sottotitoli
Doppiaggio amatoriale italiano
(Work in Progress)

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