Negli ultimi anni ci siamo resi conto di una cosa: il cinema ora si produce in TV.
Questo grazie alle serie TV che, con produzioni sempre più costose e maestose, regalano prodotti di intrattenimento da far tremare la stessa Hollywood per la qualità della realizzazione e della scrittura.
Esempi? Be', si potrebbe partire da Twin Peaks, e citare cronologicamente X-Files, Lost, How I Met Your Mother, Dexter, Breaking Bad, Walking Dead, Game of Thrones, Hannibal e House of Cards.
Ho sì citato una brevissima e scarsa lista, ma è necessario analizzarla ulteriormente solo per vedere come si sono evolute le serie in tutti questi anni.
Twin Peaks - pezzo di storia della serie TV, violentemente cancellata per via del direttore di rete che voleva a tutti costi svelare l'assassino di Laura Palmer. Lynch la prenderà così male che la sua intera filmografia successiva riprenderà l'argomento (Mulholland Drive altro non è che un pilot di un telefilm non approvato riadattato a film).
X-Files - Misteri misteriosi su alieni e quant'altro, Mulder & Scully, successo mondiale. Viene girato un film, i Simpson gli dedicano una puntata, vengono prodotti due spin-off. Enrico Ruggeri, come Adam Kadmon e Bossari, ne rimarrà scosso a vita e il risultato è tuttora visibile nella trasmissione Mistero.
La rivelazione finale: era tutto un sogno del cane |
How I Met Your Mother - Se Twin Peaks veniva seguito per la domanda «Chi ha ucciso Laura Palmer?», qui ci si chiede: «Chi cavolo è la madre?». I direttori di rete questa volta hanno imparato e non hanno dato una risposta al pubblico. Hanno tirato fuori ben nove stagioni, anche troppe, ma il successo della serie è un dato di fatto rilevante.
Dexter - Un serial killer che fa l'ematologo per la polizia e parla in prima persona. Una serie crime che ha fatto storia (guardare il recente The Fall con Gillian Anderson di X-Files o Hannibal che ha preso molti elementi nella struttura psicologica dei personaggi). La prima stagione è tratta da un libro, poi gli sceneggiatori si sono inventati un sacco di roba cercando di rimanere fedeli all'incipit. Otto Stagioni a fatica, il finale non troverà nuovi fan, ma cercherà di recuperare quelli delle prime due stagioni.
Nella foto, Dexter ha ucciso e ha fregato tutti. Dovrebbe liberarsi di quel coltello, ma sa che la polizia di Miami ha altro a cui pensare… |
The Walking Dead - Tratto da un fumetto potenzialmente infinito, è la storia di alcuni sopravvissuti a un'apocalisse Zombie. Il telefilm si evolve, i protagonisti muoiono, ne arrivano altri, muoiono pure loro. Ascolti che crescono di stagione in stagione perché tanto i personaggi tirano spesso il calzino e puoi anche cominciare a vederlo dall'ultimo arco narrativo.
Game of Thrones - Tratto da una serie di libri Fantasy che sono anch'essi potenzialmente infiniti. Ti fanno affezionare a personaggi bravi e poi li ammazzano a sangue. La serie è prodotta dalla HBO (responsabile di un pezzo di storia delle serie TV, i Sopranos) e contiene un sacco di donnine nude che spezzano la monotonia tra una morte e l'altra di uno dei buoni (che tanto poi muoiono dopo che li avevano mostrati interessanti, un po' come nella vita vera).
Necrologio di gruppo! |
House of Cards - Questa volta non vi è nessuna emittente televisiva dietro questo titolo, bensì il sito Netflix, un canale streaming americano (non accessibile dall'Italia). È l'ascesa delle Web-Series. Pilot diretto da David Fincher, con Kevin Spacey tra i protagonisti. Prima Nomination agli Emmy Awards per una serie online. Il futuro.
Questo tipo di evoluzione, ovvero la serie episodica, non è un'esclusiva delle serie Tv ma bensì è una forma di narrazione che si sta sviluppando in diversi settori.
La principale differenza con la serie TV è l'interazione: Determinati comportamenti o prese di posizione potranno far evolvere la storia negli episodi successivi (e nella prossima stagione) |
Facendo io parte (per oscure ragioni) della rete dei fumettisti, mi è capitato di vedere la stessa cosa anche con i comics. In questo caso il discorso è un po' diverso: i fumetti sono brevi, a volte autoconclusivi, a volte sono formati da centinaia di strisce e i personaggi non invecchiano mai; i tempi di produzione sono lunghi; ci lavorano poche persone (se non proprio il singolo artista completo che se gli dai un consiglio ti risponde «io faccio così perché è la mia roba»); se i disegni sono belli la storia non è il massimo eccetera eccetera ecciù. Voglio perciò prendere in considerazione alcuni esempi nostrani di come le serie episodiche a fumetti stiano prendendo forma qui in Italia.
Uno dei protagonisti di VIOLEnT HILL... Si... è un prete e no.. quella non è marmellata... |
Come in ogni buon reality, i concorrenti vengono eliminati... da altri concorrenti. |
Un altro esperimento simile (con dinamiche inverse) che mi va di segnalare è il progetto della scuola Jedi del fumetto di Zio-P, una sorte di reality a puntate che si svolge regolarmente su Facebook, dove i protagonisti sono fumettisti (veri) o aspiranti tali che mettono solo il proprio volto, mentre le storie e i dialoghi vengono scritti dal creatore del progetto. È un po' come farsi il proprio personaggio su The Sims con il tuo nome e la tua faccia, ma lasciare che ci giochi Zio-P al tuo posto. Che dire… è un'esperienza: ho partecipato dall'inizio e vedere come l'autore riesca a gestire tanti personaggi insieme è molto curioso. E poi potete partecipare anche voi, basta scrivere sulla Fan Page. La stessa serie è stata riproposta (in una sorte di Best of di ciò che è accaduto nell'ultimo mese o paio di mesi) sullo stesso sito Verticalismi, facendomi così constatare di quanto questi non siano più semplici serie di fumetti, ma qualcosa di più (a detta dell'autore, si tratta di social comic in quanto i commenti di gruppo influiscono sulla storia).
Narrazione mediatica, storie di donne e della loro vita. Il fumetto come comunicazione seriale, proprio come un telefilm |
Voglio chiudere con una misera considerazione: Le Comic-Web-Series potrebbero essere una reale forma di investimento con bassi costi di produzione e, se spinte e pubblicizzate a dovere, potrebbero essere proficue per tutti, sia per chi decide di sponsorizzarle sia per chi le crea. Dando la possibilità ad opere digitali di finire un giorno su carta, proprio come le serie TV hanno i cofanetti in DVD con tutti gli episodi. Possono a loro volta generare tie-In (anche video) e gadgettistica. Sono a tutti gli effetti una forma di investimento.
Pensateci su…
Appendice e Links
VIOLEnT HILL
Editor in Chief: Mirko Olivieri
Disegnatori/Coloristi: Vincenzo Castellana, Mantis Studio, Gaspare Orrico, Cammelo, Federico Peteliko, David Messina, Lazzaro Losurdo, Andrea Panunzi, Enrico Deleo, Lysergic Studio, Giuseppe di Bernardo, Fabrizio Ricci, Filippo Curzi, Alex Agni, Prenzy, Jack Venturelli
Sceneggiatori/Editing/Lettering: Paul Izzo, Francesco Elisei, Zio-P, Selvaggia Filippini, Aurelio Giustino Iezzi, Roberto Palaia
(Vedere i singoli episodi per la lista dettagliata dei ruoli)
Indice Episodi su Verticalismi
SCUOLA JEDI DEL FUMETTO
di Andrea Zio-P Poli
Fan Page/sito ufficiale (dove è possibile partecipare e vedere i singoli mini episodi)
Best of periodico su Verticalismi
DONNE A MATITA
di Lucio Staiano
Testi: Ania Tolusco
Disegni: Calanda
Fan Page
Sito Ufficiale
THE WALKING DEAD
Traduzione italiana dei sottotitoli
Doppiaggio amatoriale italiano (Work in Progress)
No Response to "Comic-Web-Series, il futuro dei Media è a puntate - Tour Hell"
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