lunedì 22 luglio 2013

Un D&D a Mo(n)do mio - Draghi e Angeli

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Eccoci qua, da oggi Bihar diviene una delle campagne ufficiali di Lokee, per cui da parte del vostro Seint83 c'è la piena disponibilità a mettersi in gioco e in ascolto per cogliere spunti, suggerimenti e critiche su un progetto che vuole dare un'altra interpretazione al fantasy d20 system.
Ma vi dirò di più: avete ideato qualche creatura, organizzazione o razza che credete sia interessante? Mandatecela e la inseriremo nel lore ufficiale di Bihar, con tanto di ringraziamenti.
Se avete seguito le puntate precedenti, saprete già che il mondo ha visto i suoi dèi scomparire, portando allo stravolgimento assoluto della realtà stessa.
Oggi andiamo a conoscere i draghi e i loro simpatici alleati, i vragolan. Come bonus, in calce troverete una piccola preview sugli angeli, ma aspettatevi qualche approfondimento in più su questi esterni, decisamente meno ortodossi di quanto si possa immaginare.

Le Piaghe


I draghi erano stati per millenni considerati gli avatar stessi degli dèi. Il legame con i piani superni era talmente stretto che la voce di un drago aveva la potenza e l'autorità di un comando divino.
Come è facile da immaginare, la caduta degli dèi colpì pesantemente queste creature, strappate dal contatto con ciò che di fatto le teneva in vita.
In breve tempo una piaga tremenda li colpì; persero i loro tipici colori, sostituiti da un marrone marcescente, la loro carne inizio a sfaldarsi e la loro mente subì la stessa fine.
Dove un tempo vi era grande potere e altrettanta saggezza, ora rimaneva solo il ristagno della malattia. Tale era stata l'orrenda metamorfosi subita che nessuno li chiamò più draghi, riconoscendoli soltanto con il nome di Piaghe.
La loro rabbia, violenza e carenza di raziocinio, unite a un potere tuttora infinito, li ha resi una delle minacce più imponenti per ogni creatura mortale.
I draghi non si riproducono e non invecchiano più e il loro sviluppo si è fermato all'età che avevano quando sono morti gli dèi. La loro intelligenza non è diminuita dopo la malattia, ma lo stesso non si può affermare per la lucidità, persa a causa della costante consapevolezza della propria condizione da ammassi di carne purulenta.
Le Piaghe agiscono sempre con un solo obiettivo in testa: tornare di nuovo a solcare i cieli come creature maestose e rispettate, qualsiasi sia il prezzo da pagare.
Purtroppo la loro malattia non ha evidenti cause esterne, perciò ogni Piaga ha nel tempo formulato un'ipotesi e inventato di sana pianta una cura: un drago potrebbe credere che nutrirsi solo di incantatori arcani risolva il problema, un altro che allineare certe pietre per costruire un cerchio magico sia la soluzione giusta (nel caso ci siano villaggi in mezzo, tanto peggio per loro).
Una cosa unisce però tutte le Piaghe, qualsiasi sia il loro piano: ovunque si muovano loro, appaiono orde di creature inferiori che distruggono tutto ciò che trovano sulla loro strada. I Vragolan, come vengono chiamati in praticamente tutte le culture, sembrano sempre sapere quando una Piaga si mostrerà e si radunano dai loro rifugi per seguirlo.

I vragolan 


Se si chiede a un qualsiasi abitante del continente quale sia la creatura più fastidiosa in assoluto, la risposta sarà sempre e solo una: i vragolan. Queste bestie antropomorfe dall'aspetto variopinto si riproducono come i ratti e infestano tutte le zone inabitate alla ricerca di qualsiasi cosa soddisfi i loro capricci del momento, siano essi cibo, gioielli o armi.
Un vragolan, per qualche oscura affinità con il caos, può avere qualsiasi aspetto, ma solitamente sono delle creature di piccola taglia simili agli umanoidi con qualche tratto da rettile (una coda, un paio di zampe, la testa) e dagli arti spesso sproporzionati.

Gli angeli 


La guerra divina fu certamente il conflitto più sanguinoso della storia di ogni piano d'esistenza e la conta dei caduti è probabilmente pari a quella di ogni altra guerra mortale combinata.
Non è infatti un caso che non si ricordi da secoli un contatto con un infernale, essendosi praticamente estinti nell'ultima battaglia che ha decretato la fine degli dèi tutti.
Per quanto più fortunati delle loro nemesi, ben pochi esterni buoni sono riusciti a sopravvivere alla devastazione che li seguì nei piani celesti. Alcuni, impazziti dal dolore, caddero addirittura nell'ormai deserto Inferno, evento che non accadeva dall'inizio dei tempi.
I sopravvissuti, privi del riferimento dei loro patroni divini, decisero di continuare a difendere la realtà, ma abbandonando in gran parte la dottrina di non violenza e non belligeranza che li sosteneva da sempre. Usare la forza solo contro il Male a cosa li aveva portati? Avevano sottovalutato il caos, e il caos aveva portato alla morte di tutti gli dèi, dèi che avevano giurato di proteggere.
Da benevoli guardiani di tutto ciò che è Giusto, gli angeli ora sono soldati, giudici e boia nella loro nuova crociata contro il caos. Feroci cacciatori di agenti dell'Entropia, gli angeli sono pronti a sacrificare la vita di innocenti pur di estirpare i nemici giurati dell'Ordine.
Alcuni teosofi sostengono che gli angeli in segreto stiano portando avanti qualche misterioso progetto e che si stiano procurando, non si sa in quale maniera, ingenti quantità di anime "impure". Purtroppo sono solo voci, poiché nessuno è mai tornato vivo dopo aver incrociato il severo sguardo di una di queste creature.


Per tutte le puntate su Bihar, seguite questo link.

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2 Response to Un D&D a Mo(n)do mio - Draghi e Angeli

Francesco Mele
23 luglio 2013 alle ore 16:52

Comincio a prendermi sempre meglio per questa campagna :D

Lokeebot
26 luglio 2013 alle ore 17:03

La prossima la dovrebbe scrivere Nedo, sui nostri simpatici amici Elfi. Non stanno bene. Non stanno molto bene.

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