Quante volte.
Quante volte avrei voluto
rispondere all'ennesimo «aiuto,
gentile cavaliere, la nostra carovana è stata assalita dai banditi,
hanno rapito mia figlia e sono andat…»
con uno SBADABRANG!, che è l'onomatopea riconosciuta universalmente
per “giù mazzate, e mi prendo le due monete d'oro dal tuo
cadavere, e tua figlia rapita se la tengano pure, ché tanto pure se
la salvassi e con essa il tuo prezioso carico di tessuti, pozioni e
armi magiche, so già che al massimo mi beccherei una Faretra +1, come
ricompensa”.
E invece nulla, il mio
personaggio finisce invariabilmente per votarsi anima e corpo al
sacrificio personale, a prodursi nelle più disinteressate,
sfavillanti ed altruistiche gesta che ci si possa immaginare.
Se mi cercate sulle Pagine
Gialle, andate alla voce Salvatore Dimondi.
Chiamatemi pure per andare a
recuperare le vostre pecore scappate dall'ovile, per abbattere le
piante carnivore che infestano il vostro altrimenti rigoglioso
terreno, per sgattaiolare nella Tana Mortale di Orchi Cavalcatori di
Ragni Pietrificanti (TMOCRP, per gli amici) a salvare l'amabile
nonnina scomparsa.
Ovviamente, come ricompensa
mi accontenterò di un gomitolo di lana per le pecore, di un seme
delle stesse piante che io ho ucciso e dell'espressione sorridente
dell'anziana da me tratta in salvo, la quale, una volta finita la
cut-scene e consegnatomi l'ennesimo inutile ammennicolo che rivenderò
al negozio accanto, tornerà a rivolgersi a me con le solite due
frasi scontate. Come se non fosse mai successo nulla.
E il bello è che, mentre vi
barcamenate a salvare schiere di villici terrorizzati, i quali magari
giustamente si rivolgono a voi come se foste la loro ultima speranza,
di secondo livello al massimo, per giunta con equipaggiamento
scadente, al negozio delle armi non vi fanno neppure uno sconticino.
Come a dire “Ok, salvi la vita a ognuno di noi, e noi ti si dice
anche bravo; ma non è che per questo la Spada Diamantata Dibrutto
+20 te la posso regalare! Piuttosto, se ti interessasse una faretra +1…”.
Certo, miss Osworth, non vedo perché non dovrei salvare suo marito dalla temibile lanugine nel suo ombelico. |
Sono sicuro che questa mia attitudine alla commovente & cavalleresca bontà d'animo dipenda principalmente dai videogiochi coi quali sono cresciuto. Anch'io, infatti, come tutte le persone normali, o meglio quelle con cui vale la pena parlare, o ancor meglio come chiunque non sia sul blog per caso o per adularmi in seguito (lo so, lo so), anch'io insomma sono cresciuto col sistema di valori insegnatomi dai videogiochi.
Non Super Mario, ma quelli
verso il finire degli anni Novanta, quelli che cominciavano ad
offrire un abbaglio di “scegli pure di fare il cattivo, se vuoi…”.
Per cui i miei saldi
princìpi morali sono due:
- dal secondo episodio di Fallout ho imparato che è meglio non usare le droghe pesanti come il Jet, ché lì per lì è anche fico ma al 50% ti dà dipendenza e dopo due giorni hai -1 a Forza e -1 a Percezione, e già non mi pare di essere proprio messo così bene;
- da Neverwinter Nights che se uno per strada ti chiede aiuto puoi anche tirare a diritto o dirgli, in elfico, che può andare a prenderselo in quel posto, ma poi lo sai che dietro ad un contadino cencioso che chiede aiuto c'è un intero castello infestato di demoni da massacrare e forzieri da saccheggiare e fanciulle da salvare e faretre +1.
Ho applicato questi insegnamenti alla mia stessa vita. Infatti non mi drogo con le droghe pesanti, e una volta ho dato uno strappo a un tizio che era rimasto senza benzina e lui mi ha offerto un vassoio di bigné, dato che faceva il pasticcere. Ma quando sono tornato alla pasticceria dopo qualche tempo, mica mi ha fatto lo sconto, eh no!
2 Response to Il destino baro e carogna dei Caotici Buoni
Io proprio non ce la faccio nemmeno nei videogiochi a fare il
cattivo... o meglio, ci riesco per le prime 10 battute... ma poi quei
poveretti mi guardano con tutti quei pixel (o poligoni, dipende dal
gioco) derelitti... come faccio a dirgli "Non me ne frega un piffero se
ti ho detto che avrei salvato tua figlia, voglio il doppio dei soldi o
lei muore"?
Comunque anche fare il buono ha i suoi pregi: Baldur's
Gate 2, devi andare con Jaheira ai moli di Athkatla perché il capo degli
Arpisti si è convinto che sei una minaccia. Inizi a parlargli, tentando
di farlo ragionare ma lui, rigirandoti la frittata ad ogni cosa che
dici e facendo sentire la povera Jaheira oltremodo imbarazzata, ha come
scopo ultimo quello di fare in modo che tu non debba più nuocere.
Ed è
proprio alla fine di quel dialogo concitato, dove ti sembra di parlare
con un opinionista di bassa lega di un talk show qualunque che, in un
impeto di liberazione e ghigno malefico (tm) puoi schiacciare la scelta
numero 3 e rispondergli:
Muori, Arpista!
Mamma quanto sono insopportabili gli Arpisti. Insopportabili, ripeto. Dal primo all'ultimo. Giusto quel sosia del maialino della Warner Brothers di Khalid lo trovavo digeribile con la sua codardia.
Eppure, anch'io, non me la sono mai sentita di infierire in tantissimi giochi. Tranne Mass Effect. Ecco, là prendere a calci, pugni e testate quel nugolo di pomposi imbecilli alieni che ti circondavano era cosa buona e giusta.
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