Apriamo oggi questa rubrica che conterrà quello che il sottoscritto reputa la peggiore uscita settimanale dall’America, così da farvi risparmiare due lire (o euro) quando queste porcate arriveranno in Italia. Questa settimana the winner is… Avengers Arena!
Diretto discendente dell’inutile Avengers Academy, questa porcata vede sedici teenager dotati di superpoteri lottare tra di loro per sopravvivere nella nuova versione di Murder World di Arcade: l’isola dei famosi.
Senza scomodare quel capolavoro che è Battle Royale, di cui è chiaramente una scopiazzatura, e senza dover ricordare alla Marvel che Guerre Segrete l’avevano già fatta (per ben tre volte), questa zuppa non solo è riscaldata, ma è anche annacquata, perché dei sedici concorrenti se va bene il lettore medio ne conosce quattro, e la Casa delle Idee si è ben premunita di nuovi volti creati apposta solo per avere delle red shirts da sacrificare.
Ma parliamo di Arcade: da scienziato assassino che creava trappole è diventato un vero e proprio dio dotato di tutti i poteri di un’entità Marvel, tanto da tenere testa ai sedici ragazzotti come niente fosse, e, come tutti quelli che da un giorno all’altro diventano onnipotenti, non ha fatto la scelta più facile: vivere in un pianeta popolato da prosperose schiave assatanate nutrendosi solo di caviale e champagne. Sarebbe bastato anche vincere al totocalcio, ma no, lui deve mettersi a lottare a morte con dei perfetti sconosciuti che non gli hanno fatto niente, così, tanto per il gusto di poterlo fare.
Ovviamente sui poteri di Arcade non viene data giustificazione alcuna, ma tanto nel mondo Marvel tra Uniforza, guanto dell’Infinito, Cubo cosmico (e ricordiamo la guerra dell’Infinito dove i cubi cosmici te li tiravano dietro) ed entità che ti regalano poteri giusto perché le va, una spiegazione prima o poi la si troverà.
Uh, e come in tutti i reality show che si rispettano (e questa serie altro non è, manca solo il televoto), abbiamo anche la storia d’amore tra i due reietti che si conclude in un bel rapporto sessuale. L'unica differenza è che uno dei due si sacrifica e muore, alla fine. Dopo che per trenta e passa numeri di Avengers Academy ci hanno vetrificato i coglioni con 'sti due me, ne accoppi uno dopo che hanno finalmente quagliato? Si può essere più banali? Manca solo il cattivo che si redime, il ragazzo che ha dei dubbi ma si rivelerà un eroe (e già questa storyline si intravede), quello che impazzisce e prova ad ammazzare chiunque e magari la bionda tettona che prima la dà un po’ a tutti e poi muore in maniera orribile.
Insomma, per essere il numero uno di un potenziale snuff movie non offre niente di nuovo.
Ok, ammetto che l’unica soddisfazione è sapere che qualche idiota creato apposta per Avengers Academy come (spoiler alert) l’inutile e piagnone Mettle ci lascia le penne, ma tanto alla fine lo sappiamo tutti che la morte nel mondo del comics ha la stessa valenza di un brufolo: fastidioso per alcuni momenti, ma basta aspettare e si risolve da solo (ok, tranne che per Capitan Marvel).
Ti senti bene? Tranquillo Mettle, la sensazione non durerà a lungo. |
Altra domanda, per quanto tempo hanno intenzione di portarla avanti questa cavolata? Perché Arcade dichiara che il villaggio vacanze durerà circa un mese e quindi non credo che potranno andare avanti per molto, e sedici concorrenti con eliminazione diretta (diciamo uno per numero?) non permettono certo di tirarla per le lunghe.
Ma poi, dopo Avengers vs X-men, sentivamo davvero il bisogno dell’ennesimo tutti contro tutti? Cioè, io mi immagino la conversazione fra i vertici Marvel dopo una cena a base di tequila e hamburger.
"Ehi, amico, ho un’idea geniale! Facciamo combattere i nostri eroi gli uni contro gli altri!”
“Ma amico, l’abbiamo già fatto! Abbiamo avuto guerre segrete, le guerra dell’infinito, la crociata dell’infinito, Civil War e altri eventi che nemmeno io ricordo, tanto sono superflui!”
“Sì, ma questa volta prendiamo gli adolescenti!”
“Grande idea bello, dammi il cinque! Ora, per festeggiare, beviamo un litro di bibitone zuccheroso e andiamo a pisciarlo contro la sede della DC Comics.”
Se c’è una lezione da imparare da tutto questo è la seguente: nell’universo della Casa delle Idee non importa se sei buono o cattivo, prima o poi ti dovrai menare con i tuoi compagni. Ma non ti preoccupare, perché in qualche maniera, anche se ti sei nutrito della loro carne dopo averli torturati con sassi affilati e sabbia per ore, anche tu avrai la carta per diventare un Vendicatore (alla fine anche mia nonna è un Avenger, ormai basta passare un test scritto a risposta multipla e allegare 15 euro nella busta)!
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