giovedì 14 marzo 2013

Dieci sinossi inventate per dieci copertine ridicole

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Succede, no?, di  andare in libreria senza la minima idea di cosa acquistare. A me capita spesso, per esempio. Sovente spulcio gli scaffali dei generi che mi interessano o, più pigramente, mi metto a dissezionare i banchetti con le nuove uscite, alla ricerca di una copertina che mi incuriosisca abbastanza da prendere in mano il libro e leggerne la bandella.
Perché sì, la copertina è davvero importante. Se la sbagli o la rendi strana fino all'incomprensibile, rischi che il volume rimanga invenduto.
O, ancor peggio, che io ne trovi una decina e mi inventi per loro un riassunto improbabile quanto i soggetti ritratti. Perché è questo quello che faccio in genere il giovedì mattina. Sì. Cerco romanzi fantastici americani e mi invento le loro sinossi.
Dite che non è normale? E io che pensavo!




Pier Caraffa, un culturista della famigerata razza degli orsogalli di Marte, raggiunge l'illuminazione dopo una dose quasi letale di steroidi e miele d'agricoltura biologica. Nominato oracolo ufficiale del Pianeta Rosso, pare non vi sia quesito sulle ineffabili leggi universali che non sia alla sua portata.
Ma un giorno un omino su Facebook gli pone LA domanda, quella che è sfuggita a qualsiasi spiegazione razionale: che diavolo di capelli ha David Bowie in Labyrinth?
Pier Caraffa dovrà fondersi con le stelle dalla cintola in giù per trovare una risposta al mistero più occulto dell'Universo.



Nathan Brazil è conosciuto con tanti pseudonimi, ma quello più spesso sussurrato nelle strade delle tante galassie civilizzate è il dinosaurese Rawrrrrwwwarrrwrr, ovvero "L'uomo che siede".
Nessuno sa quale sia il suo vero scopo né perché provi tale piacere a posare le terga su scranni che non gli appartengono, ma sappiate che un giorno, mentre tornate a casa con una escort centaura da 1000 crediti a botta, ve lo troverete sulla vostra sedia dell'Ikea, attorniato da un globo di luce la cui rifrazione è priva di senso. O, ancor peggio, avrà l'ardire di sedersi sul vostro trono d'oro massiccio, proprio nel momento in cui avevate capito come attorcigliare la coda per starci comodi.



Un autore di fantascienza dalle scarse abilità capisce di non campare più con i romanzetti da edicola. L'uomo, che per comodità chiameremo "Ron", vuole pubblicare un'opera provocatoria, che giochi con la sottile linea che separa la fiction dal reale; un po' come l'adattamento radiofionico de La Guerra dei Mondi di Welles, insomma.
Il suo ultimo romanzo, Dialisi, un pastrocchio fantascientifico volutamente confuso di pratiche new age e tecniche di training autogeno, diventa un successo mondiale. Ron non può però godersi i suoi nuovi vestiti da Miami Vice: Dialisi è stato confuso con un libro profondamente spirituale, diventando la base di un movimento religioso intenzionato a conquistare la Terra a colpi di dollari e sciocchezze dissennate.
Ron sa cosa succederebbe se la Setta si espandesse, e non può permetterlo; deve montare sul suo macchinario da fitness volante ed evitare, con tutti i mezzi possibili, il Disastro.



Sarsa Kikkoman è un ninja. Uno dei migliori. I suoi pugni sono armi letali, i suoi calci potrebbero disintegrare un muro di mattoni, le sue capacità affettatorie con katane fanno impallidire chef grassottelli americani.
Ma le sue doti ai limiti del sovrannaturale non bastano contro il suo peggior nemico: la vista. Affetto da miopia dalla tenera età di quattro anni, Sarsa si rifiuta di portare gli occhiali per non sembrare sfighé e le lenti gli irritano gli occhi.
Riuscirà a sconfiggere il perfido BrucOrcoMela nonostante non riesca a mettersi in posizione di guardia verso la giusta direzione?



Gian Melassa è un fisico brillante, diventato famoso per i suoi studi sulle geometrie spazio-temporali e la relatività generale. Dopo anni di fatiche, finalmente conclude il suo progetto più ambizioso: una macchina del tempo fatta di ampolle di vetro e una parabola per prendere Sky.
Dopo aver sperimentato in prima persona il marchingegno, Gian Melassa è costretto a osservare con orrore i suoi effetti devastanti: la sua gamba destra è diventata più corta, non ha più un organo riproduttivo e, a parte un guanto, uno stivale e una sciabola (oggetti che non aveva in precedenza), si ritrova nel passato completamente nudo. Riuscirà a prendere Master Chef con la parabola per tornare indietro nel futuro?



Un robot gigante, un po' Gundam un po' tarocco da mercato, tira delle crocche incredibili a un tirannosauro per quattrocento pagine. Vincitore di sette premi Strega e dodici Nobel per la pace consecutivi.



Terra alternativa, 1955. Jack Nicholson, un giovane chirurgo fortunatamente scappato dall'instabile mercato del cinema, viene contattato dal presidente degli Stati Uniti per una missione della massima importanza.
Deve andare in Italia, rapire Ciriaco De Mita, portarlo in mezzo a un prato, denudarlo, coricarlo su un lettino da psicologo prima di farlo levitare e, infine, ucciderlo con una mannaia. Solo in questo modo la Terra sarà salva dalla minaccia della maschera di un mandarino selvaggio. Qualsiasi cosa voglia dire.



Un romanzo autobiografico di Emilio Fede in cui racconta le sue avventure nel Nord dell'Europa, alla ricerca di una meteorina per il suo ex telegiornale. Il volume è pieno di momenti intensi e poetici, come quando il direttore si mette su un trespolo e chiede a una candidata di mostrare le chiappe.



Ciccio Caparra è emigrato negli Stati Uniti alla ricerca di nuove opportunità, ma ciò che lo aspetta è ben peggiore della povertà che ha abbandonato: un enorme chiodo per lavori edili finisce piantato nel suo cranio, provocandogli danni cerebrali irreversibili. Da quel momento, per Ciccio il cielo di New York è costantemente presidiato dalla gigantesca faccia di Marlon Brando. Thriller psicologico dalle tinte foschissime.



Un interessante romanzo introspettivo, narrato dal punto di vista di un levriero afghano punk. Avere una testa canina senza orecchie, con un corpo di uomo e le zampe di uccello, rende difficile l'integrazione con altri popoli? Come ci si sente a essere la chimera meno minacciosa di sempre? Una donna con tre culi è meglio di una con un numero regolare di chiappe? Dei piedi giganti migliorerebbero davvero il turismo in zone desertiche? Quanto tempo ci vuole, davanti a una scena del genere, a notare che la cornice è un quattro con i colori di un televisore senza segnale?

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6 Response to Dieci sinossi inventate per dieci copertine ridicole

Michael D. Acciaio
14 marzo 2013 alle ore 17:56

Ahahahaha mio dio. è stupendo. Quella del gundam che tira crocchie al t-rex per 400 pagine mi ha fatto rotolare dalla sedia.

ziomele
14 marzo 2013 alle ore 19:02

Muoro!

Lokeebot
14 marzo 2013 alle ore 20:27

La cosa terribile è che probabilmente lo leggerei volentieri.

Francesca Tambini
15 marzo 2013 alle ore 10:35

Il ninja "Sarsa Kikkoman" è fantastico... :D

Shunrei
15 marzo 2013 alle ore 10:38

ll ninja "Sarsa Kikkoman" è fantastico... :D

Federico Pergolini
19 marzo 2013 alle ore 18:12

Rispetto

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