lunedì 25 marzo 2013

Terra- N

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Un pezzo in onore di Multiversity di Grant Morrison, una miniserie che richiede un atto di fede nella sua data d’uscita.

Su terra-N (la N sta per nerd) la vita è molto più semplice: prima di tutto essere nerd non è una stigma sociale, ma un obbligo culturale: più sei nerd, più sei figo.
Su terra-N non conoscere la differenza tra Marvel e DC è considerato un crimine al pari dell’apologia di fascismo, su terra N la campagne elettorali si basano non tanto su destra o sinistra ma su rebootisti (che considerano le modifiche drastiche a un fumetto una cosa sana e giusta) e conservatori (che vogliono che tutto rimanga in continuity).
Su terra-N Alan Moore è considerato al pari di una divinità egiziana (ma forse è così anche da noi), Warren Ellis un fine intellettuale e Grant Morrison l’equivalente di un filosofo come Kant o Socrate.
Su terra-N la televisione non produce reality inutili il cui unico scopo è abbassare il quoziente intellettivo di chi li guarda, ma ci sono programmi di approfondimento su GDR Live, tornei di D&D e videogiochi in diretta (sì, lo so che sembra un po’ la Corea, ma che ci volete fare).
Su terra- N conoscere Crisi sulle Terre Infinite è una cosa che affascina il genere femminile (ma anche quello maschile), e le coppie si lasciano soprattutto perché lei /lui pensa che One More Day sia stata un svolta eccezionale per l’Uomo Ragno (quantomeno io mollerei la mia ragazza per una cosa del genere) [io mollerei anche la ragazza di un altro per questo, fai un po' tu NdNedo].
Su terra-N le action figures rimangono rigorosamente nella confezione, al sicuro dalla polvere e dall’entropia, e nessuno ti guarda come una specie di sociopatico per una cosa così. Su terra- N la religione crede che dal cielo sia giunto un uomo che è morto per salvarci in un grande momento di Crisi e che poi sia resuscitato: il suo nome è Kal-El ed è l’ultimo figlio di Krypton. Esistono comunque altre fedi: chi crede in Capitan America, risorto sette volte, chi in Barry Allen e la Forza della Velocità.
In Terra-N l’arte esiste, ma il fumetto è considerato al pari del resto e a scuola ti insegnano i Malavoglia e lo Swamp Thing di Alan Moore, Arisa ha vinto Sanremo con il suo pezzo Continuità (dedicato all’ennesimo reboot DC), Benigni declama testi di Grant Morrison e al cinema Truffaut ha prodotto un film ispirato alla Golden Age.

In  terra-N nelle cene eleganti (no, non quelle ad Arcore) il cosplay è considerato al pari di un abito da sera (mi ripeto, quello da infermiera o da suora non conta).
Su Terra-N invece di croci celtiche si usa il simbolo di Rorschach di Watchmen, invece della falce e martello si usa una freccia verde, invece della bandiera americana uno scudo con a stelle e strisce, l’Iraq si è rinominato Qurac e gli All Blacks non fanno la danza Maori ma citano il discorso di Theoden.

Alla fine di tutto terra-N esiste, lo sappiamo, e no, non risiede nel cuore di ognuno di noi: ha una vera e propria sede fisica: il San Siego Comicon.
Per cui, se foste così generosi da pagarmi un biglietto, vi prometto di usare il mio spazio su Lokee per pubblicizzare le vostre cagate, ad esempio se volete scrivere “Lara Ti Amo, by augusti 69” oppure se avete un’azienda di prosciutti o se siete candidati con un partito qualsiasi. contattatemi in privato su seint83mercenarioperilcomicon@gfail.com.
Ci vediamo in Terra-N, sarà un piacere!

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