mercoledì 27 febbraio 2013

C.A.C.C.A. - Centro Aiuto Collezionisti Compulsivi Anonimi

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«Grazie a dio sei arrivato! Il malefico piano dell'Arcimago ha funzionato, dobbiamo fuggire di qui e nasconderci nella Fortezza di Diamante: questo posto sarà invaso da demoni-zombi sputafuoco. Volanti. Armati di motoseghe. E sparano. Sì, le motoseghe SPARANO. È decisamente il caso di svignarsela, la via di fuga è palese: una PORTA dietr- ma dove vaiii?!»

Ecco, io dico che a volte, se certi personaggi avessero facoltà di andare oltre le tre linee di dialogo che gli sono state concesse, finirebbero per dirci qualcosa del genere. Dirci a chi? A noi maledetti videogiocatori compulsivi esploratori collezionisti, ecco a chi.

«Ciao. Mi chiamo Big Cat e ho un problema.»
«CIAO, BIG CAT!»

Ce l'avete presente anche voi quel momento topico della trama in cui ci si muove a ritmo serrato attraverso una serie di catastrofi e i PNG continuano a gridare «scappiamo!» o «corri!» o «aaaahhh!» o «ma dove ho parcheggiato? Dannati centri commerciali!»?

E noi, con tutta la calma e la metodica precisione di un cioccolataio svizzero non ci scomponiamo più di tanto e continuiamo la nostra VERA missione, che fin dall'inizio del gioco è trovare tutto, o meglio, non perdere niente, nome in codice “andare contro tutte le pareti e premere X ché magari c'è nascosto qualcosa”?
Questo mentre, appunto, il mondo sta per finire. Che a livello di gameplay ci può pure stare, voglio dire: in effetti finché non ci degneremo di andare a parlare con uno di quei comprimari dalla pazienza (veramente) infinita, il palazzo in fiamme non crollerà e noi avremo tutto il tempo di controllare se, casualmente… no, perché avevo visto un'ombra lì vicino alla libreria e, aspetta, provo a equipaggiare l'Anello Che Fa Un Sacco Di Cose Ma Sostanzialmente Nulla, magari a 'sto giro serve… nulla eh? 

In quanto ricercatore compulsivo sì, lo ammetto: voglio trovare tutto, e con tutto intendo Tutto,
con la T maiuscola, tutto tutto tutto: oggetti speciali, oggetti non-speciali, Spadoni dell'Inutilità, Vestiti e Accessori e Armature dell'Inutilità anch'esse.
Le voglio tutte, e molte volte è la cosa che mi interessa di più dello Stupido Gioco.
Ma ho la mia giustificazione, è questa la cosa più importante, e in questa seduta di Collezionisti Compulsivi Anonimi voglio fare coming out e raccontarvi cosa mi ha causato tale fissazione.
Perché è anche abbastanza recente, come esperienza.
Correva l'anno 2002, e il titolo era Final Fantasy X.


Una fantastica avventura sui binari: vai da A a Z marzagrando i vari nemici, accompagnando un'evocatrice, Yuna, attraverso il viaggio fisico e spirituale che la porterà a raccogliere tutti gli spiriti da evocare, qui chiamati Eoni, fino all'invocazione finale, dunque al sacrificio della propria vita, per scacciare il male, Sin, e avere così cinquant'anni di pace.
Una meraviglia, che se non avete capito vi stra-consiglio.
Cosa successe dunque, di così infame da trasformarmi in un tizio-che-controlla-in-ogni-angolo?
Semplice: i membri del vostro party nascono con una limitazione, per la verità tipica di Final Fantasy: per quanto li possiate pompare in lungo e in largo, arrivassero anche al 99° livello, il massimo di danni che possono fare è 9999. Arriverete al punto in cui invece di spadate tirerete scoppi nucleari ma nulla: novemilanovecentonovantanove, e basta.
Inutile dire che, così stando le cose, col piffero che tirate giù quei bestioni “side quest” di cui FFX giustamente pullula. Per quanto riguarda quelli della trama principale, nessuno sforzo, se siete un poco smaliziati.
Ma se consideriamo che la versione europea era stata graziata da nemici bonus come le versioni Dark degli Eoni, o le Sorelle, robetta da dodici milioni di hp, sì: dodici-milioni e voi togliete, con ogni colpo, 9999.
Sempre.
Quando li beccate.
L'unica vostra speranza risiede nelle Armi dei Sette Astri: trovate due gioielli e il luogo in cui è sepolta l'arma, ed ecco che il vincolo di 9999 viene aggirato, e potete godervi corroboranti e soddisfacenti schianti da 12.000, 15.000… che goduria.
Peccato che – non controllo neanche su wikipedia o altro, tanto è vivo in me il ricordo – peccato che questi gioielli infami siano nascosti nei posti più impensabili, ma veramente impensabili. Di quei posti, poi, che una volta passati adieu, a mai più rivederci, auf wiedersehen: t'attacchi e fai senza.
Uno dei gioielli necessari all'arma dei sette astri di Tidus (che dite, la volevo? Era il protagonista!) si trovava in un antro alle spalle di Bahamut, uno di questi Eoni, che per chi non lo sapesse è un dragone colossale che ogni sette-otto turni vi spara una cannonata devastante e addio, sogni di gloria!
Finito il combattimento, dopo quello che definirei come il momento topico di Final Fantasy X nonché uno dei colpi di scena più azzeccati di tutta la saga, avrei dovuto, mentre l'ordine costituito delle cose crollava intorno a me, andare a scovare questo gioielluccio invisibile alle spalle, appunto, del Bahamut sconfitto.
L'ho fatto? No. Posso tornare indietro a prenderlo? No, per niente.
Dopo un po' sì, però! Torno e trovo che, soloperlaversioneeuropea, questo antro è nuovamente sorvegliato dal Bahamut però trasformatosi in Dark Bahamut, con un miliardo di punti vita (seriamente, più di dodici milioni) e col vizietto di sparare la cannonata devastante di cui sopra più rapidamente.
Mentre i miei bamboccetti, vittime delle insensate regole di FFX, continuano a fargli 9999.
Quando lo beccano.
Quando non muoiono.


E addio, dovrei rifarmi trenta ore di gioco per tornare fin lì, non ce la farei mai, non ce la faccio e non è giusto ed è COLPA MIA E BASTA! Ma dove avevo la testa?
Cosa?
Seguivo la storia?
Ero rapito, intimorito dalla piega che avevano preso gli eventi?
Schiappa.
Schiappa e basta.
Ma non risuccederà. Ok, la nave sta affondando e la gente fugge impazzita, ma io mi metto a guardare in ogni stanza, in ogni cassetto, che magari c'è la fondina +1 (tre articoli e già mi cito…) che non serve a niente.
Chi sono io, per lasciarmi qualcosa indietro?

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1 Response to C.A.C.C.A. - Centro Aiuto Collezionisti Compulsivi Anonimi

sno
2 marzo 2013 alle ore 16:04

non era "faretra +1"?
comunque capisco... sono affetto anche io da questo grave disturbo.

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