Domenica pomeriggio.
Fuori c'è un sole meraviglioso e il
parco di fronte a casa risplende come un miraggio primaverile.
Hai dormito sei ore scarse dopo un
sabato di bagordi, ma ti sei alzato dal letto lucido, tonico e
perfettamente riposato. Una di quelle poche volte in cui i famigerati
cicli del sonno hanno funzionato e non ti sei svegliato di
soprassalto durante la fase REM urlando «No, Signore dei Granchi di
Fuoco, non avrai le mie pantofole!» o qualcosa del genere.
Il parentado ti ha costretto a un tour
gastronomico da matrimonio greco, eppure il tuo apparato digerente ha
già smaltito in scioltezza le innumerevoli portate, per giunta senza
l'aiuto del grappino sturacessi fatto in casa dallo zio
semi-alcolista.
La tua passione calcistica, molto
stranamente, non ha richiesto il suo consueto tributo di sangue,
bestemmie, calci potentissimi agli spigoli dei mobili e urla inumane.
Partita vinta, grandi festeggiamenti e pagelle che faranno schizzare
le tue possibilità di vittoria nel prestigioso torneo “Moscardelli”
di fantacalcio del circolino.
Prima delle sei e del conseguente
aperitivo domenicale molto urbano, ti senti insomma un piccolo dio
dorato. Quando, verso le cinque, un tuo amico passa per il caffè e
un paio di partitine in doppio su console, sei piuttosto certo che
sarà una giornata che niente potrà rovinare. Niente.
E poi succede che hai Steam aperto. E
il tuo amico vede che nella lista dei titoli installati spicca Dota
2, con il suo centinaio di ore giocate. E si incuriosisce,
l'adorabile sodale, vuole sapere com'è. Abbozzi un sorriso, ti volti
dall'altra parte, sbiascichi un «Non male» a bassa voce, sperando
che l'accettabile compare non ti chieda altro. Non ha mai avuto
nessun interesse per i MOBA, i Multiplayer Online Battle Arena, e non
vi è alcun motivo che in una domenica come questa, una domenica così
bella, debba iniziare a maturarne un po'. Ti allontani dal pc con la
scusa della moka che gorgoglia e borbotta, sperando con ogni fibra
del tuo essere che in tua assenza l'indisponente socio abbia acceso
l'Xbox e stia preparando gli arcade stick per una sfida a Street
Fighter IV.
Quando torni indietro con il vassoio
pieno, lo vedi invece ancora davanti al computer, a osservare la
schermata principale di Dota 2. Le tue mani tremano un po', e con
loro il vassoio. Fai un bel respiro e sai, con una punta di
fatalismo, che ora arriverà la domanda. Un quesito intrinsecamente
sbagliato, per niente indicato a una domenica pomeriggio così bella.
«Mi fai vedere come si gioca?» dice.
Tu lo osservi come se fosse una creatura aliena che ti ha chiesto di
cacare in un tubo per fare il pieno di carburante alla sua nave
spaziale. Non coglie il tuo sguardo disarmato e ti fa posto accanto a
sé, cedendoti la postazione di gioco.
Ti siedi e fai iniziare la
ricerca di una partita. Lui sorride, scherza, non ha assolutamente
compreso la gravità dell'avvenimento, non immagina proprio cosa ti
stia facendo. Bastardo.
Alla selezione dell'eroe cerchi di andare sul
sicuro, vai di Bounty Hunter, ché almeno puoi sempre scappare quando
incontri l'ennesimo personaggio di cui ancora non sai assolutamente
un tubo.
La partita inizia e pare andare benone, accumuli esperienza
e oro, i tuoi avversari non sono aggressivi e la tua lane è
piuttosto sicura.
L'infame al tuo fianco commette però il secondo
errore di fila. Imperdonabile, più dell'altro.
«Be', alla fine non
mi sembra così complicato come si dice in giro.»
Ti volti e non c'è
rabbia nei tuoi occhi. No. Sono ricolmi di tenerezza. Come un novello
Gesù, chiedi perdono a Gabe perché chiaramente non sa cosa sta
dicendo. Intanto i tuoi alleati russi che parlano esclusivamente in
russo e scrivono soltanto in russo iniziano a morire come mosche,
perdete due torri e il Pudge davanti a te si è fatto furbo, ha
riempito la lane che condividete di sentinelle e ti prende
continuamente con il suo gancio da macellaio.
Mentre sei lì a
sfoderare la tua migliore interpretazione di un quarto di manzo al
sangue, la chat inizia a essere
sommersa di scritte in cirillico. La delicata Crystal Maiden della
tua squadra scopri avere la voce di un rude boscaiolo moscovita e, sebbene tu
non lo possa sapere con certezza, hai come l'impressione ti stia
insultando.
Gli avversari vi divorano, vi
annichiliscono, sono nella vostra base dopo mezz'ora. Il Pudge in
chat ti deride, ti chiama per nome, afferma di conoscere molto bene le virtù amatorie di tua madre. L'Ancient esplode. Avete perso, con
ignominia, per giunta. Quello che non ha più alcun diritto di
ritenersi tuo amico fa spallucce e si alza in piedi.
«Ganzo. Andiamo
a prenderci uno spritz, ora?»
Non gli rispondi. Sei svuotato,
svilito, triste come un clown a una conferenza di psicologi
freudiani. Lo saluti, gli dici che non stai troppo bene. Sai, ti dà
fastidio la luce del sole forte, hai dormito poco, non hai per niente
digerito i peperoni alla nizzarda e Jovetic, nonostante il gol, è
ancora in una brutta fase involutiva.
Se ne va com'è venuto e sei di nuovo
solo, con un'ennesima sconfitta sul groppone e due tazzine da lavare.
Ami Dota 2, lo ami davvero, ma quando non riesce a gratificarti ti
annichilisce. È veleno dolce, dolcissimo, sai che ti fa male ma non
riesci ad abbandonarlo.
Prima di buttarti in un'ennesima
partita sperando che il fato non ti sia avverso, noti la decina di
inviti disponibili per la beta nel tuo account. Le tue labbra si
increspano in un sorriso malvagio, da Prof di Mignolo e il Prof.
Selezioni la mail dell'amico e gli invii una copia gratis. Aggiungi
in calce un «Così ci giochiamo insieme :)».
Se ti devi avvelenare in una domenica
così bella, ti porterai più gente possibile con te.
A proposito di inviti alla beta: ho una
proposta allettante per chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qua
e non possiede Dota 2. Se volete una copia omaggio, scrivetemi una mail all'indirizzo redazione.lokee@gmail.com o, se non avete problemi
di privacy, indicatemi il nome del vostro account Steam fra i commenti.
No, non è un concorso. No, non dovete
fare niente di particolare. No, non mi paga Valve (magari) né sto
cercando di tirare su il contatore delle visite. Semplicemente mi
pare uno spreco avere giochini gratis e tenerli a macerare nel mio
inventario di Steam. Quando saranno finiti, vi avvertirò qua sotto.
7 Response to Dota 2 is killing me softly
Non è che potresti mandarne una copia a me? Il mio account Steam è Saixerion.
Ti ho scritto nella sezione Contattaci, spero vada bene ;)
Certamente. Accetta pure la mia richiesta di amicizia e ti invio subito l'invito. Se invece preferisci avere la lista amici intonsa da estranei, mi mandi una mail a redazione.lokee@gmail.com con oggetto "Dota 2" e va bene lo stesso :).
Ho iniziato a seguirti qualche giorno fa dopo aver letto il post su path of exile, essendo stato in qualche modo uno di quelli che mettevano in guardia la gente riguardo D3 nonchè giocatore della beta di Exile. Ho letto con piacere anche questo post, per molti aspetti credo riassuma il punto di vista di molti videogiocatori...
Se hai ancora una copia di Dota 2 magari lo provo anche io, il nome account è meldon90.
Non mi è ancora arrivata la mail, accipigna. Nel caso non trovi l'invito nella casella di posta, probabilmente significa che sono un cretino e ho spadellato le impostazioni del form dei contatti. Altrimenti mi scrivi direttamente a redazione.lokee@gmail.com e risolviamo la questione subito :D.
Roger that!
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