Nerd nel senso vero
del termine, non il nerd (o la nerd) fighetto/a con i suoi bravi
occhiali spessi (tipo… ehm… i miei) e la maglietta con scritto
1-UP. No, di quelli duri & puri che hanno giocato tutta una vita su pc e console, hanno speso più di qualche pomeriggio dietro a qualche Gdr cartaceo e
sanno cosa è un Larp o cos'è il cosplay.
Ecco, io non mi sento pienamente nerd,
e di molte realtà che vi gravitano intorno non ero a conoscenza, o
ne avevo una visione distorta: signore e signori, il cosplay è uno
di questi.
Ne ho sentito parlare dagli amici che
vanno tutti gli anni al Lucca Comics & Games (di cui ho
recentemente sentito il jingle; molto bello e ispirato quando dice: «Lucca
comics and games / Lucca comics and games…») ma chissàperché
la maggior parte delle volte si finisce a ridere dei cosplayers
tirati via o a parlare, in tono da spogliatoio, di quanto… è
importante la libertà di movimento nei
personaggi femminili (ciao, Chun-Li!).
Sennò come fa a fare lo spinning-bird kick?
Ebbene sì, questi aspetti persistono,
eccome: per i primi si può dare un'occhiata a questa splendida
gallery, per le
seconde… credo basti cercare “cosplay” su un qualunque motore di
ricerca.
Ma quello che ho realizzato
recentemente, insieme a quei mattacchioni di Nerd Bloc al Play! di
Modena, è che in realtà il mondo del cosplay è bello, ed è serio,
e che la resa di un personaggio passa attraverso tanti di quegli
aspetti (sartoria, trucco, pittura) che riassumerlo in “quelli che
si sparano le pose con un parrucca bionda al grido di kamehameha!”
è veramente, veramente riduttivo.
Molte volte è l'interpretazione, quello che conta.
Qui, signori, c'è una ricerca del
dettaglio, uno studio della veste, del particolare, del trucco che
sfiora il maniacale.
E questa roba è scomoda e ingombrante e delicata e costosa, ma gli intrepidi c.p. sopportano ben volentieri tacchi vertiginosi (hurra!), costumi da tartaruga ninja in gomma piuma con conseguente temperatura interna di quarantacinque gradi (doppio hurra!) e persino castellierrantidihowl in testa (applausi!).
E questa roba è scomoda e ingombrante e delicata e costosa, ma gli intrepidi c.p. sopportano ben volentieri tacchi vertiginosi (hurra!), costumi da tartaruga ninja in gomma piuma con conseguente temperatura interna di quarantacinque gradi (doppio hurra!) e persino castellierrantidihowl in testa (applausi!).
E tutto per cosa? Per amore dell'arte,
diciamo, tutto qui: beninteso che vi saranno eccezioni, è tutto a
rimessa, ma loro, sorridenti e disponibili (vi dico: TUTTI) si fanno
fotografare dal superfotografo con macchina professionale così come
dal babbo che vuole fare una foto al figlio mentre viene circondato
dagli Stormtroopers e costretto alla resa. Più tardi, lo stesso bambino si
chiederà chi fossero quei signori…
Per cui sì: probabilmente vedrete
qualche raccattato dell'ultimo secondo che vi farà ridere,
qualcuno col costumino comprato su ebay che puzza ancora di plastica,
ed è quasi sicuro che, dopo una giornata in un posto popolata da
cosplayer, le vostre gonadi ne risentiranno notevolmente.
Ma dove altro potreste mai vedere una
cosa come questa?
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