martedì 23 aprile 2013

Apprezzare cose che si travestono

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Probabilmente la maggior parte di chi legge questo blog è parecchio, parecchio nerd.
Nerd nel senso vero del termine, non il nerd (o la nerd) fighetto/a con i suoi bravi occhiali spessi (tipo… ehm… i miei) e la maglietta con scritto 1-UP. No, di quelli duri & puri che hanno giocato tutta una vita su pc e console, hanno speso più di qualche pomeriggio dietro a qualche Gdr cartaceo e sanno cosa è un Larp o cos'è il cosplay.

Ecco, io non mi sento pienamente nerd, e di molte realtà che vi gravitano intorno non ero a conoscenza, o ne avevo una visione distorta: signore e signori, il cosplay è uno di questi.
Ne ho sentito parlare dagli amici che vanno tutti gli anni al Lucca Comics & Games (di cui ho recentemente sentito il jingle; molto bello e ispirato quando dice: «Lucca comics and games / Lucca comics and games…») ma chissàperché la maggior parte delle volte si finisce a ridere dei cosplayers tirati via o a parlare, in tono da spogliatoio, di quanto… è importante la libertà di movimento nei personaggi femminili (ciao, Chun-Li!).

Sennò come fa a fare lo spinning-bird kick? 

Ebbene sì, questi aspetti persistono, eccome: per i primi si può dare un'occhiata a questa splendida gallery, per le seconde… credo basti cercare “cosplay” su un qualunque motore di ricerca.
Ma quello che ho realizzato recentemente, insieme a quei mattacchioni di Nerd Bloc al Play! di Modena, è che in realtà il mondo del cosplay è bello, ed è serio, e che la resa di un personaggio passa attraverso tanti di quegli aspetti (sartoria, trucco, pittura) che riassumerlo in “quelli che si sparano le pose con un parrucca bionda al grido di kamehameha!” è veramente, veramente riduttivo.

Molte volte è l'interpretazione, quello che conta.

Qui, signori, c'è una ricerca del dettaglio, uno studio della veste, del particolare, del trucco che sfiora il maniacale.
E questa roba è scomoda e ingombrante e delicata e costosa, ma gli intrepidi c.p. sopportano ben volentieri tacchi vertiginosi (hurra!), costumi da tartaruga ninja in gomma piuma con conseguente temperatura interna di quarantacinque gradi (doppio hurra!) e persino castellierrantidihowl in testa (applausi!).



E tutto per cosa? Per amore dell'arte, diciamo, tutto qui: beninteso che vi saranno eccezioni, è tutto a rimessa, ma loro, sorridenti e disponibili (vi dico: TUTTI) si fanno fotografare dal superfotografo con macchina professionale così come dal babbo che vuole fare una foto al figlio mentre viene circondato dagli Stormtroopers e costretto alla resa. Più tardi, lo stesso bambino si chiederà chi fossero quei signori…

Per cui sì: probabilmente vedrete qualche raccattato dell'ultimo secondo che vi farà ridere, qualcuno col costumino comprato su ebay che puzza ancora di plastica, ed è quasi sicuro che, dopo una giornata in un posto popolata da cosplayer, le vostre gonadi ne risentiranno notevolmente.
Ma dove altro potreste mai vedere una cosa come questa?

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