lunedì 29 aprile 2013

Non portateci rispetto (nei fumetti), siamo italiani!

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Italia: mafia, pizza e mandolino. Questa è l’opinione internazionale sul nostro Paese e il mondo del fumetto non si tiene lontana da questa visione. Anche se è vero che nei comics molte volte si ragiona per stereotipi, non si può negare che mentre le comunità latinos vengano ogni tanto recuperate con qualche eroe,  il nostro Bel Paese gode di meno considerazione del centro Africa che quantomeno ha un eroe come Batwing.

Partiamo dagli eroi: nei Batmen di tutte le nazioni, l’Italia viene rappresentata dal Legionario, un vigilante vestito da antico romano che combatte con una lancia, usata anche per il salto con l’asta. Anche nel suo massimo splendore, diciamo che è abbastanza ridicolo.
Il buon Grant Morrison, ce lo fa incontrare di nuovo durante la preparazione di Batman Rip, presentandocelo come un ciccione corrotto e pervertito, l’unico del club che è venuto a mancare ai suoi doveri e che sembra senza alcuna possibilità di redenzione.
Appena proviamo a stendere un velo pietoso, ci pensa il  reboot a dare una nuova immagine dello Stivale con una nemesi di Hawkman, St. Bastion, un fanatico cattolico integralista che combatte contro i peccatori (non abbiamo diritto neanche ad avere un cacciatore di demoni).
Sul settore supercriminali la situazione non va tanto meglio: oltre ad avere i soliti mafiosi à la Padrino con Fedora e vestito elegante, possiamo vantarci di avere Charlie Caligola, un boss mafioso che ha provato a imitare il Joker diventandone uno squallido rip-off (parole di Batman) e che picchia la gente con un pesce, il senatore Fishy. Grazie DC, o siamo mafiosi o siamo patetici.

La Marvel, un po’ più educata rispetto alla sua controparte, ci propone la “Maggia” (sic) con Silvermane (un vecchio in un corpo cyborg) e Testa di Martello, un mafioso che prende la gente a capocciate.
Questa piccola carrellata ci serve solo per capire che in fondo è questo che siamo agli occhi degli altri: un Paese corrotto, privo di eroi onesti o di grandi ideali, tolta la parentesi degli anni della resistenza (ma nessuno pensa a un eroe basato sui partigiani?), un piccolo popolo che si arrabatta copiando qua e là, ricordando con nostalgia idee e principi vecchi come l'Impero.
Insomma, o ci ispiriamo agli antichi romani o veniamo dal New Jersey, con il solo Leonardo da Vinci come "figura pop" positiva, ma, si sa, Leonardo è Leonardo e il genio travalica i confini nazionali (ringrazio dio per Assassin's Creed che, pur avendo tutti i difetti del mondo, ha dato almeno un po’ di lustro nel mondo nerd a gente come i Borgia e Machiavelli e ci ha permesso di avere uno come Ezio Auditore a rappresentarci nel settore).
E qui arriviamo al caso più eclatante, dove è sorta la maggiore polemica negli ultimi anni.
No, non sto parlando di Mario Monti al vertice ONU di Spider-Man, ma piuttosto della miniserie di Huntress ambientata a Napoli. La nostra bella cacciatrice, sulla scia di un mafioso (ma guarda un po’) implicato nella tratta delle prostitute, arriva in una delle nostre città più belle, ma il suo primo commento è sull’odore di spazzatura e sul degrado, causato secondo lei dalle “distrazioni” del suo premier, tale Silvio Berlusconi. E qua, temo mi dovrò lavare con la candeggina dopo averlo scritto, devo aggiungere una cosa: ma com’è possibile che nel mondo DC il presidente degli USA non è mai quello ufficiale (tanto che lo sono stati anche Lex Luthor e Pete Ross) anche quando è una macchietta guerrafondaia come Bush Jr., mentre noi non abbiamo neanche la dignità di un nomignolo? Chiamatelo almeno Bernasconi!
Insomma, c’è speranza per noi italiani di vedere un qualcosa nel mondo del fumetto americano che ci possa quanto meno far dire “Forza Italia” (ah no, meglio di no ora che ci penso) o dobbiamo essere costretti ad essere sempre, e qua torno all’inizio, il Paese di pizza, mafia e mandolino?

Le cene eleganti dell'ex presidente sono in continuity. Sul serio: ma scherziamo?
PS: No, non vi preoccupate, di Terra 2 post reboot non mi sono dimenticato, ma lì il problema lo hanno risolto alla radice trasformandoci in un cratere fumante. 

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3 Response to Non portateci rispetto (nei fumetti), siamo italiani!

29 aprile 2013 alle ore 17:08

Ma sbaglio, o nella vignetta ambientata a Napoli si vedono persone in moto che portano il casco? Provare a documentarsi, prima? ;-)

Lord Crios
2 maggio 2013 alle ore 17:56

Almeno non hanno inventato aeroporti inesistenti come in una stori di Iron Man di un decennio fa.

Andrea Micaloni Mika
15 luglio 2013 alle ore 22:08

Be stai dimenticando qualcosa che nei fumetti qualche rappresentante super eroistico come Frank Castel(The puniscer) che è un Italo-americano che ammazza principalmente i mafiosi ed ha Sara Pezzini(Wichtblade) che entrambi anche se sono gli eroi dei loro fumetti non sono figure totalmente positive visot che sono degli anti-eroi...Alla l'italiano nei media internazionali non va oltre il pagliaccio,il cattivo o l'anti-eroe ed gli unici casi di personaggi di finzione italo-qualcosa totalmente Eroici ed positivi sono Super Mario ed Rochy Balboa è questo fa riflettere.

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