Ok, oggi sono molto
incazzato e quindi terrò un tono molto meno ironico del solito, ma certe cose
vanno dette: che diavolo sta accadendo nel mondo del fumetto?
Il fumetto è
passione, divertimento, storie, ma ormai si sta svuotando di tutti questi
contenuti, diventando uno strumento vuoto, privo di spessore.
Non parlo delle graphic novel, ma proprio del mainstream, capace un tempo di avere coraggio e portare nell’intrattenimento popolare storie che potevano
colpire per la loro lontananza dalle classiche tematiche supereroistiche: non è un caso se una delle saghe più belle di
Lanterna Verde sia ambientata non nello spazio, ma sulla Terra, dove insieme a
Freccia Verde si scontra contro un’America socialmente egoista, quella degli anni Ottanta, dove ad un
certo punto gli viene chiesto perché difende gli uomini dalla pelle verde ma
non quelli dalla pelle nera.
Freccia Verde sempre in quel periodo ha toccato il tema
dell’eroina. Più avanti quello dell’Aids. Era un eroe politico, per giunta dichiaratamente di sinistra. E ora cosa abbiamo davanti ai nostri occhi? Un ricco figlio di papà che affronta
supercriminali grazie alla sue op op frecce gadget ultratecnologiche.
È a
questo che si è ridotto il fumetto popolare? Ci vogliamo accontentare delle elucubrazioni filosofiche di Grant
Morrison, grande autore per carità, che
lasciano il lettore entusiasta ma alla fine non hanno raccontato nulla?
Probabilmente stiamo assistendo a una nuova età dopo quella dell'oro, dell'argento, del bronzo e del ferro. Quella del vuoto a rendere.
Ursula K. Le Guin, grandissima autrice di
fantascienza, spiegava un tempo che il linguaggio dei cosiddetti generi di
intrattenimento di serie B era quello dell’inconscio. Può essere che il
nostro inconscio sia ormai svuotato da anni di reality show e programmi
spazzatura, da anni di cinema che non racconta niente, di libri vuoti, utili
solo a passare qualche ora, o per meglio dire, a farcele perdere?
Ultimamente
quando leggo qualcosa, non riesco più a trovare le emozioni di un tempo, ad
analizzare quello che ho davanti come se avesse un senso simbolico o di critica
verso la società. Quello che vedo sono solo ventiquattro pagine vuote, riempite di
qualche battuta e di un po’ di tette e culi, che del resto funzionano sempre
.
Hanno svuotato ogni cosa che abbiamo davanti: la storia
d’amore di Starfire e Nightwing? Troppo complicata, lei non si ricorda niente perché
è un’aliena e il suo cervello è fatto così.
La morte di Jason Todd che ha
segnato Batman per anni? No, facciamolo tornare, però in cambio, dato che
dobbiamo comunque stupire il pubblico, ammazziamo un altro Robin.
Svuotiamo Freccia Verde, riportiamo umano Swamp Thing cancellando il tema dell’identità
di Alan Moore, eliminiamo la JSA che combatteva contro i nazisti, ché ormai son
passati anni e non son più di moda, facciamo divorziare l’Uomo Ragno che deve
essere GGGiovane, ma siccome il divorzio è brutto alteriamo la realtà
direttamente, riportiamo in vita Barry Allen che, si sa, i sacrifici ormai hanno
stufato.
E così il pubblico si avvicina per l’effetto sorpresa, si stupisce per
dei petardi lanciati qua e là, in fondo nient'altro che rumore, e comprano, almeno per un po'.
Vendere, rimanere in attivo, è l'unica mission culturale, non
importa se snatura storie editoriali decennali (e non parlo di continuity),
non importa se crea dei reality show cartacei privi di qualsivoglia spessore;
quello che serve è solo mettere sul mercato, digitale o meno, un prodotto che la gente crede di volere, un prodotto che fa incassare.
Microcostumi per le donne, che si sa l’occhio vuole la sua parte,
qualche gay o transessuale buttato lì per non farci dire che siamo cattivi,
uomini tosti per esaltare il pubblico adolescente e storie che non fanno pensare.
E chi se ne frega se Alan Scott, un
uomo degli anni Cinquanta, aveva un figlio gay, di cui non sapeva niente e che ha conosciuto
solo anni dopo. Ma poi, chi se ne frega del loro
rapporto, meglio rendere direttamente
Alan Scott gay e addirittura fargli chiedere al suo compagno di sposarlo, tanto
poi il compagno lo ammazziamo che non si sa mai – non è mica semplice gestire una
famiglia omosessuale – e, già che ci siamo, infiliamoci suo padre che non ha
mai accettato lo stile di vita del figlio (accidenti che novità)…
Esemplificativo il trattamento rivolto a Simon Baz, la quinta
Lanterna Verde della Terra, un personaggio arabo e per questo accusato di terrorismo. L'idea è vecchia come l'11 settembre (in Occidente, da altre parti direi anche di più), ma si sarebbe potuto rivelare un buon metodo per parlare di una cultura tanto interessante quanto sconosciuta ai più. Rischioso. Difficile. I focus group non apprezzano. Meglio non renderlo un musulmano praticante. Si sa, una Lanterna
Verde che deve pregare verso la mecca o che non mangia maiale o che si fa
crescere la barba e mette il caftano quando è a casa non ci va tanto giù. Certo
non è un terrorista, ma probabilmente perché è laico, integrato, atipico.
E così, mi ripeto, ci dobbiamo accontentare di petardi che fanno solo rumore, per giunta di quelli tarocchi che rischiano di far saltare qualche dito. Un tempo leggevo comics perché erano esplosivi veri, fumetti per tutti con il potere di scardinare, con le loro storie, il sistema.
1 Response to Uno sfogo su quello che sta accadendo nel mondo del fumetto
Hai perfettamente , non compro più fumetti anche per questo motivo. Ormai le storie sono ripetitive, i personaggi non rispettati, e ogni 2 o 3 fanno reboot o azzerano la continuity dei personaggi come se fosse acqua fresca.
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