mercoledì 17 aprile 2013

Mostrini e D&D

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Capita a tutti di stufarsi del Manuale dei Mostri base e, diciamo la verità, quelli aggiuntivi propongono certe volte creature interessanti ma che non legano molto con la nostra campagna (sì, mostri orientali: parlo con voi) o magari abbiamo un’idea che ci piacerebbe mettere su carta ma non troviamo un mostro che ci sembri adatto.
Esempio: nella mia campagna di Pathfinder la maggior minaccia è un universo organico che ha occupato tutto lo spazio disponibile nella sua dimensione e ora si sta allargando verso quella abitata dai giocatori (qualcuno vuole citare il cancerverse della Marvel? Ebbene sì, è quella l'ispirazione). Il Groviglio, così si chiama, è la base di gran parte delle aberrazioni presenti nel mondo, che fungono da spina dorsale del suo esercito. Nei manuali purtroppo ve ne sono poche e le due mostruosità aliene più famose di D&D, Illithid e Beholder, non esistono in Pathfinder causa diritti d’autore, perciò è diventato necessario crearne da zero un bel po’. "
Premessa: di solito quando vado a fare un giro per negozi di giocattoli alla ricerca di qualche primizia da aggiungere alle mie collezioni, se vedo un’offerta di quelle bustine con i mostrini dentro (non parlo dei Gormiti) a tipo un euro me ne compro sempre una o due, così da vedere con che cosa giocano i bambini al giorno d’oggi. 
Così compro un Virus Attack, lo apro e mi viene una folgorazione! Cazzo! Il mostrillo che vedo è una perfetta aberrazione.

Guardate come... come aberra!


Come potete vedere, sembra un po’ un Beholder con tanti tentacolini e delle protuberanze artigliose. Bellissimo!
E così, colpito dallo spirito di Gary Gygax e dalla nascita del rugginofago, un mostrino di plastica trovato in una bustina di altri mostrini che aveva comprato, decido di introdurlo nella mia campagna.
Ma come introdurre un’aberrazione che fino al giorno prima non esisteva? Che poteri dovrebbe avere? Che cosa potrebbe essere in grado di fare? In fondo è solo un mostrino di plastica.
Così inizia il mio ragionamento a flusso di coscienza.
«Tentacoli. Mmmh, non sembrano quelli di un polpo, più quelli di una medusa. Mmmh, potrebbe usarli per nutrirsi dato che non ha una bocca? Certo!» E così i tentacoli possono tentare un attacco di lotta che succhia punti costituzione in caso di successo.
«Artigli? Mah, mi sembrano un po’ scomodi. Se invece fossero lame? Se avesse sei lame? Fichissime lame? Mi piace.» E così la creature ha sei attacchi da taglio.


Gettate le prime basi, bisogna decidere come introdurlo e identificare il ruolo che potrebbe ricoprire.
Dopo alcune riflessioni, ho pensato potesse diventare una specie di assassino silenzioso, una creatura che il Groviglio manda in giro per eliminare elementi particolarmente pericolosi – così potrebbe avere un’aura di silenzio intorno a sé (ciao ciao, caster) –, ché alla fine in un’invasione servono anche questi, no?
Alla fine è tempo di presentarlo alle sue future vittime: «Aroid: chiamate con un nome che è un pegno di ringraziamento, queste creature si muovono silenziose intorno alle zone dove il Groviglio effettua un’incursione. Il loro compito è eliminare eventuali minacce all’invasione dell’universo e per fare ciò sono anche disposte ad allontanarsi dalla loro zona di apparizione. Dispongono di un’elevata intelligenza e tra di loro comunicano con  un complicato sistema gestuale basato sui loro tentacoli, che sfruttano anche per nutrirsi delle loro vittime».
Ultimo punto, ma non meno importante: serve un’immagine! Così, tramite amici di amici, ho contattato un disegnatore, Dario Vecchio, che si è reso subito molto disponibile e ha accettato tutti i miei deliri. Vi posso perciò presentare l’Aroid (se sapete anagrammare capirete perché sia chiama così) [Si chiama Dario? NdNedo] in tutto il suo splendore!


PS: Che onore! Questo è il post numero 100!



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2 Response to Mostrini e D&D

Rudy
17 aprile 2013 alle ore 17:27

bello!

Lokeebot
17 aprile 2013 alle ore 17:40

Approvo!

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