mercoledì 15 maggio 2013

Marvel Heroes: l'MMO di menare che nessuno aspettava

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Questo fine settimana, nei pochi momenti in cui non dormivo o facevo il pirla in fiera, ho avuto la possibilità di provare la beta di Marvel Heroes, nuovo MMO della Gazillion a base di (tanti) supereroi e cazzotti rumorosi.
Al contrario di molti cugini di genere, il gioco non sfrutta la prospettiva in terza persona né le meccaniche classiche degli rpg massive multiplayer (urgh), con grande sollievo mio e delle persone che mi vogliono bene.  Si tratta infatti di un hack and slash che deve più in termine di stile e gameplay a Diablo che a World of Warcraft, compresa la visuale isometrica e il classico movimento con il puntatore del mouse.
Cosa ne penso? Bella domanda. Ho potuto giocare al balocco per non più di quattro-cinque ore, perciò non posso davvero scrivere una preview seria senza che mi possiate prendere a pernacchie.
Preferisco dirvi cinque cose che mi sono piaciute e altre cinque che, be', magari sarebbe meglio non trovarcele all'uscita ufficiale, il quattro di giugno.
Tenete a mente che si tratta di una beta e che non ho potuto provare tutto quello che il gioco ha da offrire, perciò se poi l'amerete / l'odierete alla follia non venite a rompermi i cabasisi, occhei? Occhei.

Cose che bravi, complimenti

La licenza

Questo è probabilmente il primo motivo per il quale mi sono preso la briga di scaricarmi un client da otto giga conoscendo ancora poco o niente del titolo Gazillion. Io sono cresciuto con gli omini Marvel che tirano crocche al male con i loro poteri di menare, perciò anche da adulto trovo difficile resistere al fascino di un videogioco che s'ispiri a questo universo di calci in faccia e mantelline frou-frou, anche quando so esser spazzatura della peggior risma. Su, X-Men: Destiny, non stavo parlando solo di te, non ti arrabbiare.
Marvel Heroes fortunatamente fa un uso intelligente delle proprietà intellettuali della Casa delle Idee, inserendo così tanti personaggi giocabili, comprimari e villain da riempirci un paio di crossover cartacei, spesso rispettando le fonti originali in maniera commovente.
Per concludere, la storia è scritta in toto da Bendis. Sì, quel Bendis là. No, ovviamente lo odiamo, ma ciò non toglie che dia un minimo di garanzie in più rispetto ai soliti scrittori videoludici pagati a figurine Panini e buoni pasto del McDonald.

Il mio Thor osserva un interessante incontro fra la polizia e la famigerata banda dei criminali con le braccia larghe.

Brevik in cabina di regia

Sapete qual è uno dei motivi per cui Diablo III è diventata una tale tragedia di gioco che mi farei lobotomizzare per dimenticarmi che esista? L'ultima fatica (?) Blizzard manca di una direzione coesa, coerente e ragionata. Manca di una persona che abbia seguito il progetto con passione, attenzione ai dettagli e spirito critico. Manca, insomma, David Brevik, una delle persone un tempo più influenti nell'industria videoludica e mente dietro ai due primi Diablo, quelli insomma venuti straordinariamente bene.
Basta una ventina di minuti in Marvel Heroes per vedere il suo tocco: il combat system, a prima vista semplicistico, offre una profondità strategica inaspettata e permette al giocatore di gestire gli scontri variando il proprio approccio in base agli avversari. Un altro aspetto che mostra la sapiente mano del buon David è il feedback dei colpi e delle abilità; la fisicità e l'impatto sonoro dei combattimenti sono estremamente appaganti, aspetti spesso poco considerati ma che da soli possono distruggere o elevare un hack and slash.
Avere un professionista come lui a dirigere un progetto così non è una garanzia assoluta di successo, ma sicuramente un gran bel biglietto da visita.

Boss, Boss everywhere

Avere così tanti villain disponibili significa una sola cosa: un sacco di boss fights. Sempre, ovunque. Solo nella prima ora di gioco ti viene richiesto di sbriciolare Living Laser, Green Goblin, Shocker, Electro e Doctor Octopus, ognuno con il proprio set di mosse, pattern d'attacco e strategie difensive. Se il buongiorno si vede dai primi metaumani psicotici che incontri, ho un po' di bavetta all'idea di scontrarmi contro leggende come Galactus, Thanos, Doom o un esercito di Sentinelle.

«Tu saresti uno scienziato? Vieni un attimo giù da quei trampoli servo-assistiti affinché Thor possa scienziarti la faccia»

Eventi comunitari

Come in Guild Wars 2 prima di lui, Marvel Heroes contiene un buon numero di piccoli e grandi eventi sparsi per le mappe condivise fra tutti i giocatori online, evitando quindi di chiudere tutto il contenuto interessante in instance per piccoli party di amici. Io odio le instance. Ne comprendo il motivo sotto il profilo del design e delle limitazioni tecniche, ma vorrei che sparissero dalla faccia della Terra. Puzzano di solo game travestito da MMO e voglio che scompaiano. Ecco.
Questa soluzione ibrida riesce nell'intento di rendere più facile la socializzazione fra sconosciuti e dà un po' di pepe all'esplorazione del mondo di gioco, altrimenti un po' piatta.

Electro, famigerata superpippa, è costretto a vedersela con troppi Iron Man per i suoi gusti.

È free to play

Alzi la mano chi ama le cose gratis. Agiti le dita chi crede si possa costruire un modello di business per gli MMO senza pretendere troppicento euro all'anno per abbonamenti annuali. Faccia "swuush" con la bocca chi è disposto a spendere per un gioco, ma solo quando è certo meriti il proprio tempo e denaro.
Ora che abbiamo ricreato il più grande oceano umano durante una bonaccia, direi che si può chiudere il discorso qua.

Cose che insomma, dai, però

Facile è brutto

Come succede purtroppo in molti MMO, anche Marvel Heroes parte in maniera loffissima, con nemici emuli di Gesù, entusiasti di porgerti passivamente le guance. Anche quelle sul retro.
Per le prime ore il gioco è così facile che ti chiedi se non sia il caso di far grindare il tuo cane mentre ti cimenti in sfide più impegnative come respirare, aprire la bocca senza sbavare o fare la pipì seduto sulla tazza.
Andando avanti le cose miglioreranno sicuramente, come è probabile che alcune missioni secondarie prevedano grande spargimento di sangue (il tuo), ma mi sfugge tuttora il senso di tritare le gonadi dei propri giocatori prima di far provare loro un po' di sana sfida.

Già siete scarsi, se poi vi affiliate alla Maggia che diavolo sperate di fare?

Skill tree stitiche

Uno dei maggiori fascini degli  hack and slash e, in misura minore, di molti MMO è le possibilità di personalizzare i poteri del personaggio in base al proprio stile di gioco.
Visto che Marvel Heroes è sia un hack and slash sia un MMO, al primo ding la mia mente già era sommersa da sofisticate elucubrazioni sull'opportunità di livellare il mio Thor come dpser, tank o ibrido.
«Oooh, che grandiosa sensazione quella di acquistare potere percuotendo vili scagnozzi del male! Ora premerò questo bel tasto giallognolo per aprire il menu delle skill e chissà quali spettacolari vie si apriranno dinanz- NO.»
Dire che gli alberi delle abilità siano esigui sarebbe un complimento. All'esiguità.
Tre vie con poche, pochissime opzioni, tanto che spesso sei costretto a spendere i punti nelle uniche abilità disponibili per quel livello.
M-m-ma ci sono un sacco di eroi, è normale! M-m-ma è per tenere una certa coerenza con la fonte originale! M-m-ma chi se ne frega, anche. Dopo Torchlight II o, ancor meglio, Path of Exile, vedere una roba del genere fa male al cuore.
Non aiuta poi il fatto che alcune abilità siano condivise da più eroi, come per esempio il dash per entrare e uscire dai combattimenti. L'idea di giocare con tre classi effettive con skin ed effetti delle abilità diverse ogni tanto si fa sentire.

Interfaccia grezza

No, l'UI non vi rutta in faccia, ma sicuramente è controintuitiva, macchinosa e goffamente elaborata. Il crafting richiede un numero di click imbarazzante per compiere anche la più basilare azione, l'inventario non prevede l'impilamento di oggetti identici, il quest log non ha alcun senso logico e la minimappa si rivela utile quanto un cappello per nasi.
Agli utenti italiani, poi, è stato concesso anche un simpatico bonus: provate nello schermo principale a scrivere la vostra mail per collegarvi al server. Su, vi sfido.
In un moto di incomprensibile follia, la combinazione "AltGr+ò" per la chiocciola coincide in gioco con il prompt della console dei comandi. L'unico metodo che ho trovato per non volare lo schermo dalla finestra è stato quello di usare la combinazione Alt+064. Una comodità che non vi dico, guarda.

A un certo punto uno è costretto a provarle tutte.

Loot system poco appariscente

A parte i numeretti dei danni più grossi, cos'è che dà un'idea chiarissima della progressione del proprio personaggio? Sì, dai, lo sapete. Il loot.
Tutti, arrivati al level cap con un po' di oggetti notevoli addosso, tornano prima o poi nelle zone di basso livello per far vedere quanto siano più fichi dei grigini appena sbarcati nel mondo di gioco. Quelli vagano impauriti in mutande mentre voi vi godete un boccale di sidro nella vostra Armatura di Scaglie di Dio +100. A meno che non mi sbagli, su Marvel Heroes questo piccola soddisfazione vanagloriosa non è contemplata.
Certo, il gioco v'investe regolarmente con tonnellate di oggetti e l'itemization sembra solida, ma il tuo personaggio sarà esteticamente identico dall'inizio alla fine del gioco. Che siate nudi o con tutti oggetti leggendari, di centomillesimo livello o di primo, Capitan America sarà vestito sempre da Capitan America.
Un aspetto secondario, certo. Ma è uno di quegli aspetti secondari che alla fine pesano e non credo che le skin a pagamento riusciranno a riempire questo vuoto.

Benvenuto su Marvel Heroes! Spero che questo costume ti piaccia, ché non ne vedrai altri se non compri/crafti le skin.

È free to play

Sì, è lo stesso punto della lista degli aspetti positivi. No, non sono ubriaco. Non troppo, almeno. Semplicemente il modello f2p di Marvel Heroes non mi convince. Chiedere ai giocatori di sbloccare la quasi totalità degli eroi a pago (siano dollaroni paperoni o moneta in gioco) mi sembra una scelta azzardata; non è League of Legends in cui una partita dura quaranta minuti ed è diversa una dall'altra; qua si tratta di farsi una lunga campagna, per giunta senza una traccia di pvp. Dopo che vi siete sparati tutte le quest un paio di volte, quanta voglia avrete di sbloccare Wolverine e ripartire da capo, senza fra l'altro sapere se quel personaggio varrà qualcosa quando il gioco si fa duro?

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