Come pochi di voi sapranno, la nostra paginetta Nerd Bloc è nata un paio d'anni fa, dopo un
Che vi aspettavate; eravamo gente semplice, senza pretese, che voleva condividere foto di ridere e link e video e cose nostre che ci piacevano.
Per motivi strani e tendenzialmente ingiustificabili, non abbiamo mai reso noti i nostri superpoteri di amministratori a conoscenti e amici, col risultato di avere la pagina più anonima e vuota della storia moderna. Sono certo che anche le amatissime liste nozze avessero più fan dei nostri album.
Poi, piano piano, dei perfetti e meravigliosi sconosciuti hanno iniziato a mettere i "mi piace" alle nostre cose. Fra questi sconosciuti, fra i primi esploratori del nostro universo escapista, c'era sicuramente Andrea Turel Caccese, l'ospite di oggi. Non ho la più pallida idea di come sia giunto da noi, ma ormai sono mesi che passa regolarmente a salutarci, condividendo con noi qualche sua striscia a fumetti o articolo del blog. Son cose che fanno piacere, ve l'assicuro.
L'uniche cose che davvero conosco di lui sono le sue strisce a fumetti, i suoi rapporti di collaborazione creativa con mezzo web, la sua duttilità d'autore e il suo particolare senso dell'umorismo, fra il nonsense e il nichilista.
Non so abbastanza cose di Andrea per fargli sposare mia sorella, vero, ma ho abbastanza informazioni da potervi promuovere la sua (quasi) ultima fatica, Alienation & Reflections, una storia illustrata di centotante pagine sulla solitudine, sui vent'anni portati male, sulle fissazioni e le idiosincrasie di una generazione a cui è stato dato come unico dono un giro gratuito sui calci in culo (no, non la giostra). E, tutto sommato, è una lettura che riesce anche a far ridere di gusto.
Siccome è tardi e vorrei che qualcuno potesse leggere questo articolo prima delle dieci di sera, vi darò alcune informazioni sotto forma di DCF (Domande Chieste Frequentemente).
Dove si può comprare? È gratis.
Quando esce? Ora. Una tavola al giorno, cinque giorni a settimana per un bel po' di mesi su questa pagina qua.
Chi è il disegnatore? Sono tanti, tantissimi. Per la lista completa, pazientate qualche paragrafo.
Ma non si chiama come una serie di strisce a fumetti? Sì, esatto, ma non è una raccolta del materiale già pubblicato online, ma una vera storia con un inizio e una fine.
Esiste una versione cartacea? Nì. Per esistere esiste (e spacca anche svariati culi), ma figuratevi se qualcuno si è preso la briga di comprarne i diritti e accollarsi le spese di stampa. Fosse mai, oh. Se lo contattate, però, magari trova un modo per inviarvene una, non saprei.
Potrei vedere qualche altro progetto di Andrea Turel Caccese? Troverete un po' di link in fondo all'articolo. Per farvi capire intanto che razza di pazzo sia, beccatevi questo video del suo adattamento di Monkey Island 2 in dialetto irpino. Esiste davvero. Tutto. Scaricabile nel mondo reale.
Ma l'intervista c'è? Qua sotto. Sempre di fretta voi, eh.
Nedo: So che sembrerà una presa di giro detta in questi termini, ma si può dire tu sia un artista poliedrico. Pubblichi online (tanti) fumetti, produci articoli per i blog, moddi videogiochi, scrivi per un gruppo stoner, sai contare senza l'ausilio delle dita e probabilmente ti cimenti in altre cose che non ho letto nella tua autobiografia di centoquarantamila pagine. Lo fai per amore di sperimentazione o semplicemente sei una persona curiosa? Puoi rispondere anche "chettifrega", non me la prendo.
Turel: Ti ringrazio per i complimenti ma fidati, non sono un artista. La parola Artista è una parola nobile, sei artista (secondo l'Enciclopedia Treccani) quando raggiungi l'eccellenza in quello che fai. Io sono un povero mentecatto che fa tante cose male contemporaneamente perché non ha un vero lavoro e sta tentando di crearselo dal nulla, tra l'altro, senza saper fare niente. Ma poi a te chettifrega?
Alienation & Reflections, oltre a essere il nome di una tua longeva serie di strisce, è il volume di cui parliamo oggi. Una scelta di parole onesta, tutto sommato, viste le tematiche toccate. Ora mi odierai, ma ti chiedo di parlarmene un po'. Fai conto tu sia un venditore porta a porta di romanzi a fumetti che ha appena suonato al mio campanello; devi convincere me, uno che ti ha preso per un testimone di Geova e sta impugnando una roncola affilata, che la tua opera meriti di essere letta.
In vita mia ho fatto il rappresentante ed è un lavoro che necessita di una faccia da culo non indifferente, che io non ho. Ma se vuoi una scenetta tipo porta a porta; allora:
EXT. GIORNO
Panoramica su una tipica casa americana nel quartiere pianeggiante americano con giardino. Ci sono dei nani da giardino, c'è una scultura di un dinosauro fatta di siepi. Un uomo di spalle con un cappello e una valigetta si avvicina con passo moderato verso l'entrata. [Carrellata della telecamera dall'alto]. L'uomo suona il campanello della porta.
*DLIN DLON* [Scegliere onomatopea tra questa e DLON DLIN]. La porta si apre, l'uomo che apre la porta è l'avatar quadrato (bidimensionale) di un Black Bloc con in una mano un dado D20 e nell'altra una roncola affilata (tridimensionale).
TUREL
Salve, è lei il signor Nedo Blocchi?
NB
Sì, è lei chi è?
TUREL
Sono Turel, qualcuno che è stato all'inferno ed è tornato per raccontarlo, senza essere morto.
NB
Come sta Hitler?
TUREL
Si è fatto crescere i baffi a manubrio.
Turel dà il libro a Nedo Blocchi, lanciandoglielo in petto.
NB
Senti, non voglio acquistare niente…
TUREL
E io non te lo voglio vendere…
Turel si gira di spalle e se ne va con le mani in tasca. Dopo un attimo di esitazione NB, rimasto immobile sul ciglio della porta, esclama:
NB
Che cosa dovrei farmene di questa roba?
TUREL [continuando a camminare di spalle, allontanandosi]
Parlare del problema è il primo passo per trovare la cura…. parlane…
NB
Attenzione alle cacche dei nani da giardino, cacano come cavall…
Si sente un'onomatopea e il volto di NB che si inorridisce.
SPLASH!
Il volume è un'ode alla collaborazione. Ben dodici disegnatori hanno lavorato sulla tua sceneggiatura. Com'è stato unire così tante menti dietro un unico progetto?
Un incubo. Tutti i fumettisti che hanno partecipato all'albo erano fumettisti che seguivo da un po', conosciuti tutti sull'open Shockdom (il blog principale dove pubblicavo Alienation) prima che il portale cessasse di esistere. A parte (ahimé) Irene Fornari, Salvatore Saraceno e Davide Cangemi, gli altri ho avuto modo di conoscerli tutti dal vivo e sono persone straordinarie. Non li considero dei semplici colleghi. Per questo il tutto è stato ancora più complicato. Tutti questi autori seguivano la mia serie e per evitare di rovinargli il finale, inviai al tempo delle sceneggiature con testi differenti, al fine di non inserire spoiler per i disegnatori. Calcola però che ognuno di loro ha fatto dei lavori eccellenti (che io ho rovinato colorandoli), per giunta gratuitamente. Immagina che ovviamente i tempi di attesa per "un favore" non sono gli stessi di "una commessa" e quindi ho atteso dei mesi, bloccando la serie. Attesi il lavoro della tredicesima persona per molto ma i suoi disegni non mi arrivarono mai, infatti nel finale ho dovuto provvedere da solo con della pixelart. Ciò nonostante, siccome sembro non aver capito la lezione, ora sto attendendo gli ultimi due disegnatori per il Season Finale di Disegnatore & Sceneggiatore, in tutto sei Special Guest del mondo del Web-Comic. Le attese ormai sono parte del mio lavoro. Evviva!
Comunque, i disegnatori che hanno partecipato sono (in ordine di apparizione, come si usa nei titoli di coda dei film): Nadjeda Roberto, Alessio Trepiccione, Salvatore Saraceno, Davide Cangemi, Riccardo Stincone, Simone Bianchini, Laura Albertoni, Serena Medoro, Studio Pazzia, Claudio Cosentino, Girolamo Berto e Irene Fornari.
Sì, sono ripetitivo e ogni volta finisco per chiedere sempre la stessa cosa: qual è la tua opinione dell'editoria italiana? In una puntata di Disegnatore & Sceneggiatore, hai messo alla berlina il sistema dei concorsi di disegno, non troppo dissimili da quelli letterari.
Madonna mia… me la fanno sempre 'sta domanda… e ogni volta rispondo con una parola o una frase a caso tipo: «Li vuoi quei Kiwi?», giusto per cambiare argomento il prima possibile. Ho scoperto l'editoria per via di un romanzo che scrissi qualche anno fa, sarà stato il 2009, chiamato Siamo arrivati alla frutta.
Mi iscrissi a ilmiolibro.kataweb.it (quella specie di social network dove ti ritrovi gente che ti contatta ogni fottuto giorno con sempre lo stesso messaggio: «Ciao, ti va di leggere il mio libro? Il primo capitolo è gratis e poi costa solo 10 €») e feci delle letture in locali a Roma insieme con MarteLive.
Persi due anni a mandarlo in giro, giusto per avere un parere e sperare in una pubblicazione. Del resto pensai: «Scrivono cani e porci, perché io non posso?». Delle centinaia (ripeto: centinaia) di case editrici contattate, ho avuto risposta da poco più della metà di loro. Tutte riportanti lo stesso messaggio: «Siamo interessati a pubblicare il tuo libro, ma prima dacci i soldi per farlo».
Il punto è questo: le case editrici, come anche le case discografiche, non hanno più il tempo di scovare il talento; attendono prima che le persone talentuose si facciano notare autoproducendosi o tramite le visite dei loro blog. Le case non vogliono rischiare, vogliono andare sul sicuro; se sei già un personaggio, loro ti pubblicizzano sapendo che i rischi sono minimi. Oppure devi sborsare tu di tasca propria e la casa si limita a fare da intermediario per le stamperie. Comunque, c'è questa lettera di Umberto Eco sull'invio dei manoscritti per le case editrici vere che è molto più esplicativo di me.
Hai provato a proporre il tuo lavoro a qualche casa editrice o hai deciso di passare subito a una distribuzione gratuita digitale?
Alienation & Reflections è stato proposto a tipo una ventina di case editrici nel ramo del fumetto. Non ho mai saputo niente. Tranne le solite cinque o sei che ovviamente, mi hanno chiesto i soldi.
Sia chiaro, chiunque un giorno vorrà credere in me investendoci sopra, deve avere un coraggio grandissimo e due palle non indifferenti; pubblicare un libro di fumetti che non sia disegnato è una cosa folle. Ho sempre l'impressione che quando ciò accadrà, diventerò tipo il Michael Cimino del fumetto!
Alessandro Alecci (il mio redattore degli articoli di ACD, l'unico che ha la versione stampata di Alienation & Reflections di cui ha fatto una recensione, nonché il disegnatore ufficiale di Disegnatore & Sceneggiatore) fece vedere l'albo in giro durante alcune fiere per darmi una mano. Gli dissero che il layout era sbagliato, che i disegni facevano schifo e che non avrebbero sprecato altro tempo (ovvero dieci minuti) per leggere un fumetto che ha la forma di una cartuccia del Super Nintendo; giusto per farti capire che quando affermano «i fumetti non sono solo disegni ma anche belle storie», lo dicono per sentito dire. Io intanto per il Rovigo Comics dell'anno scorso pubblicai a spese mie Come far credere a tutti di essere un fumettista, vendendo tutte le copie che avevo. Se avessi più potere mediatico e più soldi (e se mi limitassi a fare cose più banali) a quest'ora avrei già pubblicato con qualche casa editrice.
Visto che sei un tipo che non sta fermo un attimo, cosa ci dobbiamo aspettare nel futuro?
C'ho un collettivo mega segreto con cui stiamo facendo delle robe strane autoprodotte in cui faccio lo sceneggiatore. Partiremo forse fra qualche mese, il progetto si chiama Drink Oppio e alcune cose sono così fuori di testa che mi faccio paura da solo. Te ne allego una, disegnata da quel maniaco di Trepicomics, giusto per farti capire.
Poi sto scrivendo una sceneggiatura in cinque volumi che è tipo il seguito di Alienation, disegnato coi controcazzi ma in maniera strana, piena di morte, sangue, azione e momenti seri (e gattini).
Poi devo terminare Disegnatore & Sceneggiatore con un finalone strapieno di special guest.
Poi dovrei continuare a scrivere per ACD appena ho tempo.
Poi sto lavorando ad un corto animato insieme con il biondo (quello vero e cioè Alessandro Morese).
Poi sto facendo dei siti internet per arrotondare.
Poi dovrei cercare un lavoro vero ma non mi va.
Poi dovrei andare in farmacia per ordinare la Melatonina che l'ho finita.
Mi hai fatto girare la testa. Direi che appena avrò finito di visionare i quattro milioni di link presenti in questo scambio di battute, sarò un uomo nuovo. A presto, Turel!
Link utili (?)
Alienation & Reflections - Il libro che pubblica una pagina al giorno
Dirty Blood - il lato musicale di Turel
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