venerdì 24 maggio 2013

Real Life "Fucking" Super Heroes: Parte Terza

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Sono appariscenti. Sono eccentrici. Sono affascinanti, minacciosi, ridicoli. Sono coraggiosi, generosi, altruisti. Sono probabilmente pazzi e non del tutto stabili psico-emotivamente.

SONO DEI CAZZO DI SUPEREROI.

Per davvero.


Real Super Heroes doing Good



Ok eccoci di nuovo.

Ci avevi promesso la Chinese Redbud Woman! Vogliamo la Chinese Redbud Woman!

Avete ragione ragazzi, è vero. Ma lo sapete come sono: scrivo in un italiano gradevolmente corretto (o, almeno, mi piace pensarlo), spesso uso delle parolacce divertenti, talvolta mi ritrovo financo a discettare di argomenti suppergiù interessanti, ma poi finisce sempre che tento di menarvi per il naso sparandovi a bruciapelo foto di avvenenti donzelle, consapevole della vostra debolezza in materia…
Ad ogni modo ogni promessa è debito, quindi si comincia.

Chinese Redbud Woman

La vera Chinese Redbud Woman. Oppure no?
Nel maggio del 2011, a Hong Kong, compare per la prima volta per le strade un'eroina mascherata, che porta conforto alla povera gente, distribuendo vestiti e soldi e, be'… portando un po' di brio, ecco.
Di lei nulla si è saputo e nulla si sa, tranne il nome che si è scelta: Chinese Redbud Woman, che in italiano suona più o meno  Donna Cercis Chinensis o Donna Pianta Parente Della Magnolia Che Esiste Solo In Asia E Fa Dei Bellissimi Fiori Rosa. È una dei pochi R.L.S.H. ad aver mantenuto saldamente segreta la propria identità.
A distanza di pochi mesi, tuttavia, una sua emula (quella qui accanto, oppure no) appare per le strade di Pechino, forse sua erede spirituale, forse opportunista sfruttatrice dell'altrui popolarità. Ha mutuato dall'originale nome e costume, ma è mediaticamente assai più attrezzata, documentando le sue imprese umanitarie su un piccolo blog personale, che riscuote subito parecchio successo.
La Chinese Redbud Woman non spicca per storia o avventure particolarmente brillanti all'interno della comunità dei Real Life Superheroes, ma va detto che è forse l'unica attiva in Asia. E ovviamente, be', ecco, che ha un impatto estetico di un certo rilievo. Sarà mica per questo che in Cina stanno per farci un film?
La sua figura ha generato discussioni e divergenze di vedute e opinioni nel web fin dall'inizio, come conferma una selezione randomica di commenti ai post del suo blog:

«What a body…»

«This is another kind of charity, sexy charity.»

«For sure her motivation is to become famous. Is it necessary to dress like this when doing good?»

«Her breasts are really big.»

Visto che la buona samaritana d'oriente è stata inserita come palese mezzuccio, non faccio il lavoro a mezzo servizio e, prima di passare a un pezzo da novanta come Master Legend, vi lascio una foto dell'attrice che la impersonerà nel film.

Chrissie Chau interpreterà Chinese Redbud Woman nell'imminente film. Direi che ci siamo.

Master Legend

Master Legend
Master Legend è un pezzo grosso. Fumettisticamente parlando, è il Real Life Superhero più completo di tutti: combatte il crimine, aiuta i deboli e la sua identità è ancora segreta dopo quasi trent'anni di intensa attività. Ha poteri magici e sfida tanto i malviventi per le strade quanto gli spiriti maligni sul piano astrale. E in tutta questa frenetica attività, quanto gli avanza un attimo di tempo, suona la chitarra in un complesso metal e si dedica a qualche guarigione mistica.
È uno dei pionieri del movimento R.L.S.H. e ha  delle origini da manuale.

Cresciuto a New Orleans, figlio di due pendagli da forca, ebbe un'infanzia a base di molestie e violenza.
Stando ad alcune interviste rilasciate da Master Legend, suo padre un giorno uccise il suo cane, poi ne fece una zuppa e lo costrinse a mangiarla. Cane o non cane, quel che è certo è che il padre era un alcolizzato violento, che ebbe la bella pensata di suicidarsi quando il giovane Master Legend aveva quattordici anni. L'anno dopo la madre lo disconobbe e lo cacciò di casa a pedate, così si ritrovò a stare con la nonna, una creola praticante del voodoo, che gli insegnò «a distinguere il bene dal male», e un sacco di sistemi mistici per tenere le due cose ben distinte.
Qui la storia inizia a farsi interessante e iniziano a partire le palle di fuoco, anche se l'eroe mascherato che covava dentro il piccolo Master Legend si era già manifestato da un pezzo. Il tutto, ovviamente, va attribuito al ritrovamento di un pacco di fumetti di supereroi nella spazzatura, divenuti immediatamente il testo sacro e la fonte di ispirazione del nostro eroe.
In terza elementare, con i resti di una t-shirt e un paio di lacci, Master Legend si fabbricò una maschera e una casacca che teneva nello zaino. Quando i bulli della scuola vessavano i bambini più deboli e timidi, il piccolo Master Legend si cambiava di soppiatto, per poi saltar fuori all'improvviso, sgominare i prepotenti, sparire immediatamente e ricomparire, di nuovo vestito normale, sui banchi di scuola prima che chicchessia potesse capire cosa fosse accaduto.

Seguendo gli insegnamenti della nonna, Master Legend apprende i misteri del voodoo, studiando parallelamente la stregoneria e altre arti mistiche.
In un'intervista, che trovate qui (e vi consiglio di vedere anche la seconda parte, perché non potete certo perdervi la dimostrazione dell'Iron Fist e del Master Blaster), Master Legend racconta di quando andò in pellegrinaggio al cimitero di St. Louis, a pregare sulla tomba della grande Mambo Marie Laveau per ottenere la concessione di superpoteri con cui poter meglio fronteggiare le forze del male lungo le strade, che pattuglia ormai dall'età di sedici anni.

Master Legend, Ace e Captain America
Master Legend è il leader della Justice Force, la lega di R.L.S.H. operante nell'area di New Orleans e St. Louis, nonché uno dei fondatori di Team Justice, la prima organizzazione no-profit di supereroi della storia.
Con il suo fidato sidekick Ace, ha combattuto un sacco di battaglie, nel corso delle quali è stato accoltellato svariate volte e ha collezionato ben due proiettili in corpo. I due collaborano da diverso tempo e dividono il loro super-tempo tra la lotta al crimine pattugliando le strade, l'invenzione di congegni e armamenti finalizzati alla propria missione e le iniziative umanitarie. Master Legend inoltre impiega il tempo dedicato al sonno per combattere gli spiriti maligni sul piano astrale.
Tra le dotazioni di Master Legend non possono non essere citati l'Iron Fist, ovvero una struttura di metallo che copre l'intero avambraccio e che sfonda con estrema facilità i blocchetti di cemento, e il Master Blaster, ovvero un cannone di un metro e mezzo che spara proiettili di ogni tipo, tra i quali anche contenitori in plastica delle sorprese delle uova di Pasqua farciti con peperoncino e altre spezie da guerriglia. 

Master Legend impugna il Master Blaster nella Master Cave

In ambito umanitario una menzione speciale va alla "missione calzini": Master Legend ha infatti riscontrato come le organizzazioni umanitarie distribuiscano ai senzatetto vestiti, coperte e, talvolta persino scarpe, ma siano sempre gravemente manchevoli di calzini. Master Legend porta i calzini a coloro che non ne hanno.

Be', ci sarebbe da scrivere per ore su questo impavido genio di Master Legend. Vi sembra un buffone sparacazzate o, peggio, un povero squilibrato che non riesce a distinguere fantasia e realtà? Potreste avere ragione, in effetti è molto probabile che almeno una delle due cose sia vera.
Ma oltre a questo Master Legend è un simbolo.
È conosciuto e molto amato e rispettato dalla sua comunità.
Dedica la sua vita da quasi trenta anni a questa assurda missione.
Ha ricevuto una menzione d'onore dal dipartimento dello sceriffo di Orange County per aver contribuito, insieme all'inseparabile Ace, a ripulire le strade e cercare e soccorrere i dispersi dopo l'uragano.
E nella zona di Orlando ci sono un sacco di senzatetto con i piedi caldi anche d'inverno.
Decidete da soli cosa ha più peso, siete grandi ormai.

La prossima volta, come al solito, vi parlerò di altri super eroi senza super poteri ma con super qualità, e, siccome sono e rimango il solito cafone di sempre, tra questi vi parlerò anche di lei:

The Handler






















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